Grosseto
Ospedale Misericordia
Il Dr. Stefano Barbadori, Direttore U.O.C. Elisoccorso ed Emergenza Territoriale 118 Area Provinciale Grossetana, ricoverato in terapia intensiva pneumologica, una volta guarito, ha voluto esprimere il suo ringraziamento nei confronti di tutti coloro che si sono presi cura di lui durante la sua degenza all'Ospedale Misericordia di Grosseto.
"Vorrei con queste poche righe condividere le sensazioni vissute nel periodo in cui sono stato ricoverato presso l’ unità di Terapia Intensiva Pneumologica dell’Ospedale Misericordia di Grosseto. Quando un paziente entra in ospedale si deve affidare completamente alla professionalità delle persone che si prenderanno cura delle proprie condizioni di salute; nel mio caso specifico ben sapevo quale fosse il livello di preparazione medico/sanitaria del reparto diretto da un collega e anche grande amico, Antonello Perrella. Non conoscevo però, quelle che in molti casi noi sanitari definiamo capacità non tecniche.
In questi giorni ho avuto la possibilità di toccare con mano la partecipazione, la resilienza, la vicinanza, l’attenzione nei miei confronti ,ma anche nei confronti dei miei familiari, dei miei amici preoccupati delle mie condizioni, che tutto il personale, medico, infermieristico, gli operatori socio sanitari, la fisioterapista, il personale addetto alle pulizie dei locali ha dimostrato".
"E la cosa bella di cui vorrei rimarcare l’importanza - conclude il dottor Stefano Barbadori - è stata che tale attenzione sembrava la normalità anche dopo nottate importanti, magari passate in bianco per assistere persone sole con grossi problemi anche più grandi dei miei, a cui ho potuto assistere personalmente in questi giorni. Per questo sono orgoglioso di far parte di questa sanità, di questa sanità pubblica, che nonostante le difficoltà ,che tutti conosciamo, è ancora in grado di essere vicina alla nostra gente. Dopo queste esperienze è normale ringraziare tutti, e anche io non mi sottraggo a questo:
non voglio fare nomi, ho fatto solo il nome del Primario anche per l’amicizia che ci lega da ormai 25 anni, per non fare torto a nessuno. Dico solo una cosa: nonostante tutto teniamoci cara questa sanità, queste persone, questo spirito. Grazie a tutti di nuovo, anche a nome di mia moglie, mio figlio e di tutti gli amici che ho la fortuna di avere. Ai colleghi, medici, infermieri, oss, fissioterapista, addetti alle pulizie, vorrei rivolgere un caloroso augurio: restate sempre così, veri, attenti, partecipi".
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