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Maremma

Maremma, una rara parata planetaria illumina il cielo

Redazione Web

24 Gennaio 2025, 17:50

Virtual Telescope

Virtual Telescope

Uno spettacolo imperdibile. In queste sere il cielo offre l’opportunità di ammirare contemporaneamente quasi tutti i pianeti del Sistema Solare. Intorno alle ore 19:00, verso ovest si riconosce subito la luminosissima Venere, l’astro notturno in assoluto più brillante dopo la Luna, prospetticamente a pochi gradi da Saturno, il signore degli anelli, attualmente visibili quasi di taglio con un piccolo telescopio. Verso sud, alto nel cielo brilla Giove, molto appariscente, mentre verso est si nota la vivida luce vermiglia di Marte, il celebre Pianeta Rosso. All’appello manca solo il pianeta Mercurio, il più vicino al Sole, al momento prospetticamente immerso proprio nel bagliore della nostra stella.

Questa affascinante parata planetaria impegna un’ampia porzione di cielo, quasi 130 gradi da Saturno a Marte, capo e coda della sfilata, nella fascia dello Zodiaco, tra le costellazioni dell’Acquario (che ospita Saturno) e dei Gemelli (che accompagnano Marte).

“E’ bene precisare che questa particolare disposizione dei pianeti non ha in sé nulla di eccezionale - afferma l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project -. Il fatto che i pianeti appaiano nel cielo sempre lungo una ben precisa ‘corsia preferenziale’, infatti, deriva dalla disposizione nello spazio delle loro orbite, contenute su piani non molto diversi tra loro. Sullo sfondo di questa fascia privilegiata ci sono le costellazioni dello Zodiaco, celebri esclusivamente per questo”.

A mettere d’accordo in tal senso le orbite dei pianeti sono state precise leggi di conservazione di alcune grandezze fisiche, leggi che hanno sovrinteso alla formazione del Sistema Solare, cinque miliardi di anni fa.

“La disposizione in sé dei pianeti nel cielo è perciò cosa ordinaria - conclude Masi - ciò che non è scontato è che si possano vedere contemporaneamente molti di loro, in processione”.

Alla fine di giugno del 2022, all’alba si osservavano addirittura tutti i pianeti accessibili ad occhio nudo, da Mercurio a Saturno, allora disposti perfettamente in ordine di distanza crescente dal Sole. Si sottolinea che, a differenza di quanto affermato da più parti, i pianeti non sono disposti sulle proprie orbite uno dietro l’altro, come se, visti dal Sole o dalla Terra, fossero tutti visibili nella stessa direzione e concentrati nello stesso angolo di cielo. Al contrario, essi si trovano alquanto sparpagliati tutt’intorno alla nostra stella, tanto da mostrarsi in cielo distribuiti, si diceva, su una porzione molto estesa dello Zodiaco.

Se Venere, Saturno, Giove e Marte sono osservabili comodamente ad occhio nudo anche dalle città, un modesto binocolo permetterà di scorgere, nello stesso cielo, anche Urano e Nettuno, gli ultimi e più distanti membri della famiglia planetaria del Sole. Questa sfilata sarà osservabile per alcune settimane e dal 1 febbraio si aggiungerà anche la Luna. 

A fine febbraio, invece, si potrà tentare l’osservazione di una parata completa anche di Mercurio, che nel frattempo si sarà affrancato dal bagliore solare, mostrandosi a occidente subito dopo il tramonto. Tuttavia, Saturno sarà ormai difficile da vedere ad occhio nudo, immerso nel riverbero del crepuscolo serale, ma non dovrebbe sfuggire alla visione binoculare.

Il Virtual Telescope Project mostrerà in diretta questa parata planetaria il 25 gennaio, attraverso i suoi strumenti installati a Manciano (GR), sotto il cielo più puro da inquinamento luminoso dell’Italia peninsulare. Il commento all’evento sarà dell’astrofisico Gianluca Masi. La diretta è fissata per il 25 gennaio 2025 e inizierà alle ore 18:30. La partecipazione è gratuita. Sarà sufficiente accedere al sito https://www.virtualtelescope.eu.

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