Ottimi risultati per la campagna di vaccinazione. Un lotta per contrastare il virus dell’influenza portata avanti con successo: dal 1° di ottobre, data di inizio della campagna, ad oggi sono oltre 125mila i vaccini antinfluenzali somministrati nell'Azienda USL Toscana sudest. Di questi oltre 100mila sono stati eseguiti a soggetti di età pari o superiore a 60 anni secondo le raccomandazioni del Ministero della Salute.
Numeri importanti per tutelare la salute dei soggetti anziani e dei più fragili considerato che l'infezione da virus dell'influenza può determinare complicanze anche gravi e che la vaccinazione rappresenta la più efficace misura di protezione soprattutto se accompagnata da buone norme comportamentali quali l'igiene delle mani e delle vie respiratorie e l'isolamento in presenza di sintomi. Nell’area Aretina il numero delle vaccinazioni somministrate è stato di oltre 54mila, nell’area Senese di quasi 38mila e nell’area Grossetana di 32.488.
Per quanto riguarda l'area Grossetana, nello specifico sono state somministrate 23.776 dosi nella
Zona Distretto Amiata Grossetana, Colline Metallifere e Grossetana, nella Zona Distretto Albegna invece i vaccini sono stati 8.712.
“Grazie all’impegno congiunto dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, degli operatori dei centri vaccinali della Asl e delle farmacie del territorio, la campagna antinfluenzale sta andando molto bene e, visti i dati, possiamo dire di essere nelle condizioni di affrontare al meglio il picco del contagio, che ci aspettiamo arriverà entro metà dicembre - spiega la dottoressa Elena De Sanctis, direttrice della Rete Vaccinazioni della Asl Toscana sud est -. La vaccinazione è fortemente raccomandata ed offerta gratuitamente a tutte le persone che hanno superato i 60 anni di età, ai bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni, alle donne in gravidanza e alle persone di qualunque età con patologie croniche di base. L'offerta è estesa inoltre ai conviventi e familiari che si prendono cura di persone con gravi fragilità, a tutti gli operatori sanitari, a chi lavora a contatto con animali, ai donatori di sangue, a chi svolge lavori di primario interesse collettivo”.