Massa Marittima
I sensori del progetto #rigeneraboschi
Gli innovativi sensori che monitorano la salute degli alberi sbarcano in Maremma. Raggiunge la Toscana il nuovo progetto #RigeneraBoschi, ideato da Sorgenia per accrescere la consapevolezza sul ruolo delle foreste nella lotta ai cambiamenti climatici e nella prevenzione di incendi e dissesti idrogeologici. Gli eventi meteo estremi sono sempre più frequenti e dirompenti, come sta accadendo nel Paese in questi giorni. Sorgenia ha dunque deciso di dar vita alla nuova iniziativa dedicata alle foreste italiane, dopo essersi impegnata nella cura del Mediterraneo aderendo al progetto M.A.R.E.
In seguito alla recente presentazione a Milano e alla seconda tappa in Emilia Romagna, ora #RigeneraBoschi si sposta in provincia di Grosseto. Tramite dati acquisiti con sensori applicati agli alberi, si studierà lo stato di salute del complesso regionale forestale Colline Metallifere che interessa principalmente i comuni di Massa Marittima, Monterotondo Marittimo e Montieri, ma si estende anche su quelli di Suvereto e Piombino in provincia di Livorno e, per una piccola parte, il comune di Gavorrano.
Mercoledì 16 ottobre dalle ore 11 si terrà la presentazione del progetto nell’Istituto comprensivo Don C. Breschi di Massa Marittima, alla presenza di circa 60 alunni con i loro insegnanti. Si comincia con la presentazione dell’iniziativa a cura di Sorgenia cui seguirà un contributo video del professor Giorgio Vacchiano, docente di Gestione e Pianificazione Forestale presso l'Università degli Studi di Milano, al quale è affidato il coordinamento scientifico di #RigeneraBoschi. Interverrà quindi un dottore forestale dell’Unione di Comuni montana Colline Metallifere per una panoramica sulle caratteristiche uniche del patrimonio boschivo dei territori circostanti e a seguire le guardie volontarie ambientali di Fondazione Sorella Natura che spiegheranno ai ragazzi il ruolo e l’importanza di bosco e biodiversità. La mattinata si conclude con una breve lezione della cooperativa E.R.I.C.A sulle buone pratiche di cura dell’ambiente. L’attività sportiva del plogging, che unisce una corsa leggera alla raccolta di rifiuti, nel bosco è solo rinviata alla primavera.
#RigeneraBoschi si compone di due anime tra loro connesse: un progetto scientifico e un programma di attività di educazione ambientale rivolto ai più giovani. I dati raccolti in tempo reale grazie ai tree-talkers, dispositivi basati su tecnologia IoT, consentiranno di monitorare per i prossimi due anni lo stato di salute delle piante, la loro fisiologia, l’intensità della fotosintesi, la rapidità della loro crescita e il modo in cui reagiscono a eventi climatici intensi. All’interno di questi boschi i sensori sono stati installati in due zone distinte: una in cui la foresta cresce spontaneamente senza alcun genere di intervento, l’altra in cui si effettua una gestione sostenibile, attraverso un'attenta pianificazione di interventi calibrati rispetto alla tipologia di bosco e ai benefici ambientali e sociali che può fornire. L’obiettivo è analizzare la differenza che intercorre tra i due approcci. Le regioni interessate sono Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Basilicata e Calabria oltre alla Toscana.
Dice Alberto Bigi, Chief Innovation & Development Officer di Sorgenia: “Il cambiamento climatico è davanti ai nostri occhi sempre più spesso, negli eventi estremi che stanno colpendo i territori in Italia. Le foreste sono importanti alleate nel mitigare queste situazioni e nel proteggerci dal dissesto idrogeologico. Per assicurarci che questo bene comune continui a produrre benefici ambientali, economici e sociali, occorre gestirlo con cura. È fondamentale studiarlo e conoscerne lo stato di salute. Questo è esattamente lo scopo di #RigeneraBoschi, un progetto con il quale vogliamo promuovere la difesa dell’ecosistema ed essere presenti sul territorio, con iniziative di educazione ambientale pensate per le nuove generazioni”.
Aggiunge Giorgio Vacchiano: “Questo progetto ha l’obiettivo di farci capire quali sono le migliori azioni da intraprendere perché il bosco possa resistere agli eventi climatici estremi ormai sempre più frequenti e assorbire maggiori quantità di CO2. La gestione delle foreste, fatta in maniera sostenibile e attenta, consente di mantenere l’equilibrio ecologico globale, tutelare la biodiversità e il benessere della comunità locali. I dati che otterremo da questo progetto costituiranno un importante contributo alla ricerca per capire sempre meglio come conservare, ripristinare e gestire le foreste in modo climaticamente intelligente”.
Il progetto nazionale ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
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