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Grosseto

Grosseto, Misericordia senza posti letto e pazienti dirottati in altri ospedali: è successo sabato pomeriggio

Redazione Web

13 Ottobre 2024, 15:40

Ospedale Misericordia Grosseto

Ospedale Misericordia

Il pronto soccorso di Grosseto e l'ospedale Misericordia in generale, è finito di nuovo nell'occhio del ciclone dopo un sabato pomeriggio davvero molto impegnativo con tanti pazienti che necessitavano di cure e posti letto carenti. A parlare è Erio Giovannelli, segretario provinciale dello Spi Cgil.

"Quello che è successo al pronto soccorso di Grosseto nella giornata di sabato è l'ennesima dimostrazione della fragilità complessiva del nostro sistema sanitario, dovuta al suo grave sottofinanziamento rispetto ai bisogni reali. Un problema non recente, ma che si è particolarmente acuito con le leggi di stabilità approvate dal Governo Meloni. Che sta riducendo l'investimento in sanità al 6% del Pil, a fronte del 10% di Germania e Francia". Il segretario provinciale Spi Cgil ha commentato lo stato confusionale nel quale la struttura dell'emergenza urgenza dell’ospedale della Misericordia è precipitata nel corso della giornata di sabato. Quando la mancanza di posti letto liberi nell’area medica di medicina ha costretto l’azienda sanitaria a smistare i pazienti bisognosi di ricovero negli altri ospedali della provincia. Un problema che è stato segnalato anche a Spi da un paio di familiari di persone che si sono trovati in questa situazione al pronto soccorso di Grosseto

Quindi, Giovannelli è entrato nel merito della vicenda. "Pur comprendendo che il direttore del presidio ospedaliero si sforzi di giustificare in base al “principio di prossimità al domicilio” la scelta di dirottare persone che avrebbero dovuto essere ricoverate nell'area medica del Misericordia presso gli altri ospedali della provincia, ci pare sinceramente che si cerchino alibi rispetto a un doppio problema che emerge in tutta la sua evidenza. Per un verso il sottodimensionamento dei letti ospedalieri, non in grado in una giornata di ordinario afflusso al pronto soccorso di sostenere un numero di ricoveri sopra la media. Situazione che può verificarsi anche in altre occasioni. In secondo luogo, per quanto ci è stato possibile ricostruire a posteriori, forse una più attenta gestione delle dimissioni ospedaliere avrebbero consentito di poter ricoverare velocemente le persone nei diversi “setting” che fanno riferimento all'area medica. Evitando il disagio di dover trasferire i pazienti in altre realtà della provincia, e di far andare in tilt l'organizzazione del Misericordia. Diciamo tutto questo con l'intento di migliorare il servizio sanitario nel suo complesso, non certo per delegittimare l'operato del personale sanitario".

"Ciò detto, tuttavia - conclude Giovannelli - non possiamo non sottolineare che la strategia di minimizzare i problemi da parte della direzione ospedaliera non contribuisce alla loro soluzione. E nemmeno a rendere consapevoli i cittadini delle difficoltà complessive del nostro sistema sanitario, e quindi a mobilitarli per pretendere che a livello centrale si facciano carico di questa delicata questione. Proprio per questi motivi come Spi Cgil stiamo organizzando iniziative sul territorio, con la prossima prevista a Follonica il 4 novembre. Perché un cattivo servizio sanitario incide pesantemente sulla qualità della vita delle persone. Cosa che per un sindacato come il nostro rimane inaccettabile".

 

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