Sono passati 23 lunghi anni da quell'8 ottobre 2001 quando in una zona collinare vicino Castiglione della Pescaia, l'elisoccorso Pegaso 2, che si era alzato in volo da Grosseto per soccorrere una persona, ebbe un incidente e tutti i suoi occupanti morirono sul colpo. Una tragedia che allora, ma come ancora oggi, continua a scuotere tutta la comunità. In primis per le vittime della tragedia e per tutti i loro familiari e amici. Ma anche per ciò che rappresenta Pegaso per tutta la Maremma. Un soccorritore di colore giallo che vola in ogni luogo spesso irraggiungibile per tutti noi, in alcuni momenti anche in modo "disperato" da una parte all'altra della provincia aiutando persone in estrema difficoltà e cercando di salvargli la vita. Ovviamente Pegaso è "solo" un elicottero, ma i medici e tutto lo staff che ogni giorno volano dentro di lui, sono gli angeli che corrono a salvare chi ha bisogno.
Dell'equipaggio che costò la vita a cinque persone facevano parte: i due piloti Giovanni Minetti e Paolo Brancaleon, entrambi 38 anni, il medico del 118 Niccolò Campo di 42 anni e l'infermiera Gemma Castorina, 44enne grossetana. Con loro c'era Paolo Maffellucci, 29 anni, lunedì sera rimasto ferito in un incidente in macchina a Grosseto rientrando a casa dopo il lavoro.
Sulla sua pagina Facebook il sindaco Vivarelli Colonna, ha dedicato a questa triste ricorrenza un post, scrivendo: "Oggi ricorre una giornata particolarmente triste per la nostra comunità: nella notte tra l’8 e il 9 ottobre 2001, nelle vicinanze della nostra città, si verificò un drammatico incidente che causò la morte di 5 persone, tra cui l'equipaggio e il personale medico a bordo dell'elisoccorso Pegaso 2. Il gruppo stava trasportando un giovane gravemente ferito all'ospedale di Pisa.
Il
mio pensiero va con grande affetto
alle vittime di quella tragica notte e alle loro famiglie, che abbraccio con tutto il cuore. Voglio anche esprimere profonda gratitudine verso tutti gli operatori dell'elisoccorso, che ogni giorno affrontano emergenze
con coraggio e dedizione, mettendo a rischio la propria vita per salvare quella degli altri."