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Grosseto

Grosseto, 10 francescani tra frati e laici in Terra Santa per portare la reliquia di San Francesco

Roberta Bogi Pagnini

25 Settembre 2024, 15:08

Grosseto, 10 francescani tra frati e laici in Terra Santa per portare la reliquia di San Francesco

La reliquia di san Francesco, dopo 800 anni, verrà portata in Terra Santa. Il pellegrinaggio inizierà lunedì 30 settembre e si concluderà sabato 5 ottobre. Fra' Matteo Brena, commissario di Terra Santa dei frati minori di Toscana e coordinatore del comitato per gli ottocento anni delle stimmate di san Francesco, partirà insieme ad altre dieci persone tra frati e laici, verso Gerusalemme e Betlemme.

“Partiamo – dice fra' Matteo – con un desiderio grande nel cuore: essere quel piccolo resto che sa farsi portatore, in questo frangente di nuovo drammatico per il medioriente, di un segno di consolazione e di una parola di speranza. Dalle ferite la vita nuova è stato lo slogan dell'ottavo centenario delle stimmate di san Francesco e noi, portando a Gerusalemme e Betlemme la reliquia del suo sangue sgorgato dai segni della passione sul suo corpo, proviamo a dire a quei fratelli e a quelle sorelle che è possibile abitare le ferite con speranza e con desiderio di futuro”.

La delegazione, composta da quattro frati e sei laici, tra cui rappresentanti della Gioventù Francescana e dell'Ordine francescano secolare, si muoverà tra Gerusalemme e Betlemme per portare la reliquia nelle comunità cristiane della zona, incontrare la gente e visitare anche alcuni luoghi che sono il segno del grande impegno che i cristiani portano avanti per pacificare e per accogliere persone ferite dalla vita sotto più aspetti: emotivo, fisico, relazionale.

Tra i partecipanti, anche due grossetani, ovvero Giacomo D'Onofrio, che si occupa dell'ufficio stampa del centenario delle stimmate di san Francesco e la figlia Benedetta di 21 anni: "La speranza, prima di tutto - dice - è quella di riuscire a partire, che i voli non siano annullati. Parto con gioia, nonostante tutto, perchè comunque è un viaggio particolare. In Terra Santa ci sono già stato 2 anni fa ma questo è un viaggio diverso perchè andiamo anche a portare questo segno della reliquia di San Francesco che è molto attesa dalle piccole comunità cristiane che ci sono tra Gerusalemme e Betlemme. Questo è quindi un pò il coronamento di questo anno che era stato dedicato all'ottavo centenario delle stimmate di san Francesco quindi per me è una bella occasione e anche molto desiderata. Chi è stato in Terra Santa sa che al ritorno si crea una nostalgia per un luogo che entra nel cuore. Vado senza pretese rispetto a tante realtà che si prodigano in modo operativo rispetto a ciò che vanno a fare in questi luoghi, noi andremo a lasciare un segno, proveremo ad essere un piccolo seme di pacificazione e niente di più".

Il 2 ottobre sarà uno dei momenti centrali del viaggio: sarà sancito il gemellaggio fra la basilica del Getsemani, luogo che custodisce la memoria delle ore drammatiche della passione di Gesù (dal suo sudare sangue all'essere assalito dalla tristezza e dall'angoscia, fino all'arresto), e il santuario della Verna, spazio della memoria della piena conformazione dell'amato (san Francesco) al Dio amore. Il gemellaggio sancirà anche il legame fra i due romitaggi. Alla cerimonia saranno presenti fra’ Francesco Patton, Custode di Terra Santa, e fra’ Livio Crisci, ministro provinciale dei frati minori della Toscana.

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