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Grosseto

Grosseto, dalla Regione Toscana novità per semplificare la vita delle persone disabili

Redazione Web

17 Agosto 2024, 15:36

Grosseto, dalla Regione Toscana novità per semplificare la vita delle persone disabili

Dalla Regione Toscana una decisione per semplificare la vita a tanti cittadini colpiti da patologie irreversibili: non dovranno più presentare ogni 6 o 12 mesi i piani terapeutici per ottenere l'erogazione di dispositivi medici. Dalle traverse ai pannoloni, dalle valvole e sacche per gli stomizzati ai presidi urologici, fino alle sonde “Peg”, prodotti dietetici per chi soffre di nefropatie croniche e molti altri presidi medicali.

Una decisione che lo Spi Cgil sente anche un po’ propria, perché figlia di un’iniziativa portata avanti a livello regionale dai pensionati. Tanto è vero che lo scorso 17 maggio - in occasione della partecipatissima assemblea “Bella la Maremma, ma la salute?!", organizzata dallo Spi nell'aula magna del Polo universitario – i pensionati maremmani avevano ribadito la richiesta di semplificare le spesso cervellotiche procedure all’assessore regionale alla salute Simone Bezzini, e al direttore generale della Ausl Toscana Sudest, Giuseppe D’Urso.

"Finalmente ci siamo – sottolinea Erio Giovannelli, segretario generale Spi Cgil Grosseto – A fine luglio la Regione ha comunicato che per ottobre sarà pronta la delibera di semplificazione amministrativa. Una misura fortemente voluta da tutto lo Spi Cgil regionale. Questo significherà che le persone con una disabilità irreversibile (certificate gravi ai sensi dell’art. 3 della legge 104/1992) potranno risparmiarsi la presentazione semestrale o annuale, a seconda dei presidi medici, della richiesta validata da medici di famiglia o medici specialistici per ottenere prodotti medicali assolutamente indispensabili. Da un calcolo di massima della Regione di questa misura beneficeranno circa 36.000 persone in Toscana, delle quali 2.200-2.500 residenti in provincia di Grosseto".

Quello delle condizioni cliniche e terapeutiche irreversibili di chi riceve erogazioni in regime di assistenza integrativa è un problema annoso, che ad esempio coinvolge persone con para o tetraplegia, colon o uro-stomizzate, con drenaggi renali stabili o che utilizzano la nutrizione parenterale. "La delibera che sarà pronta il prossimo ottobre - aggiunge Giovannelli - sarà ribattezzata “Nunziatina”, proprio in omaggio a un'anziana signora che durante un'assemblea del sindacato dei pensionati della Cgil intervenne per raccontare la propria storia e la sua battaglia contro la burocrazia. Dopo essere diventata incontinente a seguito di una patologia non reversibile, per 10 anni la signora ha dovuto ogni anno rifare una visita che ne certificasse le condizioni per ottenere i presidi medicali che le spettavano. Dal prossimo autunno, in conseguenza della delibera regionale, invece basterà presentare una sola volta la certificazione della patologia irreversibile e con quella potrà continuare il suo percorso assistenziale. Una novità della quale siamo davvero felici, perché il rinnovo automatico del piano terapeutico per un lungo elenco di dispositivi medicali e di alimenti dietetici semplificherà davvero la vita a tante persone con disabilità, ai loro familiari e caregiver. Che a oggi devono farsi carico di prenotare le visite, accompagnare le persone in ospedale o al distretto, compilare in modo ripetitivo moduli cartacei".

Oltre al rinnovo automatico dei piani terapeutici, l'ulteriore novità è che al cambiare delle condizioni, nel caso i pazienti avessero bisogno di dispositivi diversi, il medico di famiglia potrà cambiare in ogni momento il percorso assistenziale presentando solo la nuova prescrizione e non la certificazione.

Infine, un’ulteriore novità arriverà nel 2025: "Come ha comunicato la Regione - conclude Giovannelli - dall’anno prossimo sarà garantito l’accesso semplificato a protesi e ausili tecnologici per le persone disabili. Il settore Sanità digitale ed innovazione svilupperà infatti una ricetta elettronica che agevolerà e accelererà le procedure, riducendo la burocrazia a carico degli assistiti e dei loro familiari"..

 

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