Giovedì 23 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Grosseto

Grosseto, Andrea Giannini racconta la sua Olimpiade come responsabile degli astisti azzurri

Roberta Bogi Pagnini

13 Agosto 2024, 16:30

Grosseto, Andrea Giannini racconta la sua Olimpiade come responsabile degli astisti azzurri

foto presa dal profilo Facebook di Giannini

Partecipare ad un'Olimpiade come responsabile della nazionale italiana del salto con l'asta non è cosa da poco, farlo due volte è ancora più strepitoso. Questo è quanto accaduto al grossetano Andrea Giannini, ex astista italiano e oggi allenatore, commentatore tv, giornalista sportivo e soprattutto, anche per le Olimpiadi di Parigi che sono terminate da pochi giorni, responsabile della nazionale italiana del salto con l'asta.

Contattato poco prima di partire per questo importantissimo appuntamento, abbiamo deciso di sentirlo una volta rientrato in Italia, per farci raccontare l'esperienza vissuta.

Come è stata questa tua seconda avventura Olimpica?

E' stata intensa e bellissima, ma anche emozionante e dura. Senza dubbio mi lascerà tanto sia nella mia carriera professionale che dal punto di vista umano. E' stata un'esperienza positiva che mi rende ancora più orgoglioso, felice e privilegiato per quello che faccio.

Come commenti le gare degli atleti e delle atlete azzurre del salto con l'asta e più in generale della nazionale italiana d'atletica leggera?

Per quanto riguarda il settore del salto con l'asta che ho il privilegio di gestire, sono veramente felice e soddisfatto di ciò che è successo in questa Olimpiade. Partendo dal settore femminile, due ragazze in finale è un fatto storico, non c'era mai riuscita nessuna donna. Se poi vogliamo mettere anche la ciliegina sulla torta, Elisa Molinarolo è arrivata sesta, piazzamento davvero incredibile in un'atletica di così alto livello. Devo dire che sono al settimo cielo. Bravissima anche Roberta Bruni che riuscendo a centrare la finale ha dimostrato di essere tra le migliori al Mondo. Questo è il coronamento per tutte di un percorso partito diversi anni fa e che adesso sta iniziando a dare dei frutti. Nel settore maschile, invece Claudio Stecchi è arrivato tredicesimo, primo degli esclusi. Lui che fino a un mese fa non sapevamo se avrebbe gareggiato a causa dei tanti infortuni avuti, invece è riuscito a ritrovare la condizione giusta e a fare davvero bene. Un ragazzo stupendo che potrà dire ancora la sua. 

Parlando in generale, l'atletica è andata molto bene, era praticamente impossibile ripetere i cinque ori di Tokyo, lì c'era stata anche una congiunzione virtuosa degli astri. Qui siamo stati bravi, siamo stati compatti e consistenti, abbiamo vinto tre medaglie e tanti altri piazzamenti da finale. Pensate che a livello di piazzamenti dal primo all'ottavo, abbiamo migliorato di 15 punti rispetto a Tokyo 2020. Questo è un dato davvero importante che a noi come settore tecnico serve tantissimo soprattutto per ripartire alla grande in vista del prossimo quadriennio.

Infine, quale è il ricordo o il momento più bello che ti porterai dietro di questa Olimpiade?

Non ho solo un ricordo o un momento più bello, ce ne sono tanti perchè le emozioni sono andate e venute come sull'otto volante. I momenti belli sono stati le gare dei nostri atleti, lo stare vicino ad atleti e atlete anche nel campo d'allenamento, condividere con loro anche la tensione, il vivere il villaggio olimpico, la nazionale italiana, stare insieme agli altri allenatori e cercare di prendere qualcosa da tutti. Per me è stata un'esperienza magnifica che mi fa rendere conto di quanto sia fortunato e privilegiato a poter fare quello che faccio.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie