grosseto
Una passeggiata nel Parco della Maremma è costata cara a un gruppo di grossetani che si sono ritrovati con una multa da 115 euro sul parabrezza dell'auto. Una scena abbastanza ordinaria, così come normale è chiedere informazioni sul perchè di questa multa, visto l'importo più alto rispetto a un normale divieto di sosta. Uno dei membri del gruppo ha quindi scritto al Parco della Maremma per fare una contestazione ma, ad oggi, non è arrivata nessuna risposta.
"Era il 7 aprile quando siamo andati, in gruppo, a fare una passeggiata lungo l'itinerario della spiaggia di Collelungo - spiega il cittadino grossetano -. Abbiamo regolarmente pagato il ticket da 2 euro che comprende la sosta all'interno del Parco, lasciando la macchina al parcheggio dei Pinottolai per goderci una passeggiata più lunga. In bella vista, in quel punto, c'era il cartello con la P del parcheggio libero, quindi ci siamo avviati senza particolari preoccupazioni. Le macchine, d'altronde, erano parcheggiate in un'area ampia e deserta, quindi non potevano rappresentare nessun intralcio neanche per i mezzi d'emergenza. Al ritorno dal percorso, l'amara sorpresa: ad attenderci, sulle nostre macchine, c'era una multa da ben 115 euro. Solo in quel momento abbiamo controllato e visto che effettivamente c'era un cartello, messo in una posizione più nascosta, in cui si fa riferimento al fatto che il parcheggio in quella zona lì sia consentito solo ai possessori del biglietto di ingresso agli itinerari".
"Ovviamente sono favorevole al fatto che in un'area naturalistica così importante ci sia un ticket di ingresso utile per regolamentare l’accesso al mare e salvaguardare il delicato ecosistema del parco - sottolinea il cittadino -. Ci sono alcune cose che però mi lasciano oltremodo perplesso. La prima è la cifra della multa: 115 euro sono infatti troppi se messi a confronto con un tradizionale divieto di sosta, tenendo conto che il massimo della multa, come ho avuto modo di riscontrare sul verbale, arriva fino a 500 euro. In più, se il sentiero che io andrò a percorrere è gratuito, significa che comunque, per parcheggiare, io debba fare la fila al centro visite per avere un pezzo di carta da esporre? Mi sembra tutto piuttosto macchinoso e confusionario".
"Ma le note dolenti devono ancora arrivare - aggiunge -. Visto tutti questi dubbi ho deciso di fare ricorso, come previsto anche dal verbale. Ho quindi preparato una lettera indirizzata al direttore del Parco della Maremma con tutte le mie motivazioni e ho cercato sul sito dell'ente un indirizzo mail a cui recapitare la mia richiesta. L'unico indirizzo che mi sembrava più adeguato è quello che fa capo agli uffici. Dopo più di un mese non è arrivata ancora nessuna risposta. Trovo assurdo che, a prescindere se questa sia o meno la modalità giusta con cui fare ricorso, gli uffici di un parco così importante abbiano completamente ignorato la richiesta di un turista, anche solo per indirizzarmi nella giusta direzione".
"Un vero peccato, a mio avviso, che ci siano questi disservizi che vanno a scapito dei turisti che scelgono questo angolo di paradiso per passare le vacanze - conclude -. Sono un grande amante delle passeggiate in natura, ho frequentato molti parchi in Italia e quello della Maremma è uno dei pochi che ha degli itinerari a pagamento: questo, insieme alle multe che immagino non siano poche, fa pensare che insomma di soldi ce ne siano abbastanza, sia per migliorare i servizi, ad ora abbastanza carenti, ma soprattutto per implementare una cartellonistica che divulghi in maniera chiara le modalità di parcheggio e accesso agli itinerari".
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