grosseto
Giulio Gennari e Gabriella Orlando, presidente e direttore di Confcommercio Grosseto
Una città a misura di cittadino è quella in cui i servizi sono raggiungibili, a piedi, in meno di 15 minuti: è questo il pensiero, teorizzato dallo scienziato Carlos Morenos, che sta alla base del rapporto Urban Pulse 15, pubblicato lunedì dal quotidiano Il Sole 24 Ore su dati dell’Istituto Tagliacarne. Nello studio si analizza la diffusione, sul territorio, dei negozi alimentari del piccolo commercio al dettaglio e della grande distribuzione che siano, però, a portata di cittadino.
Questa la situazione in Maremma per quanto riguarda i negozi di vicinato: se nella città capoluogo il 45% dei cittadini riesce a raggiungere un negozio della piccola distribuzione a piedi, la percentuale nel restante territorio provinciale cala drasticamente: solo il 26.7% della popolazione ha infatti accesso ai negozi nel raggio di 15 minuti.
Secondo Confcommercio Grosseto questi numeri rappresentano una spia che getta un'ombra sullo stato di salute dei negozi di vicinato in Maremma.
“E stiamo parlando di negozi di alimentari, cioè di generi di prima necessità perché questo era il focus dell’indagine; figuriamoci gli altri - commenta Gabriella Orlando, direttore di Confcommercio Grosseto -. Credo che non vi possano più essere dubbi sul fatto che l’apertura del secondo centro commerciale a Grosseto sia la principale responsabile della chiusura di numerosi esercizi commerciali locali, nonché la causa di un drastico peggioramento della qualità della vita per un numero sempre crescente di cittadini che con il passare degli anni si ritrovano a vivere in vie rese vuote e buie dalla desertificazione commerciale. Fenomeno presente tanto in città quanto nei piccoli borghi della Maremma”.
Confcommercio mette in evidenza come "un’attenta lettura dell'indagine Pulse 15 evidenzia, infatti, come la proliferazione dei centri commerciali abbia compromesso gravemente la sopravvivenza dei negozi di vicinato. I residenti dei piccoli Comuni ora devono affrontare difficoltà significative nell'accedere a servizi commerciali essenziali, con molti di loro costretti a percorrere distanze notevoli per fare acquisti. Questa situazione non solo ha svuotato i centri storici di vitalità economica, ma ha anche inciso negativamente sul tessuto sociale e sulla qualità della vita delle comunità locali".
“L'indagine Pulse 15 conferma ciò che temevamo da tempo – riprende il direttore di Confcommercio Grosseto, Gabriella Orlando - I centri commerciali stanno soffocando il nostro tessuto commerciale locale. Non possiamo più ignorare il fatto che ogni nuova apertura di una grande superficie di vendita comporta la chiusura di numerosi piccoli negozi, sia nel centro di Grosseto che nei Comuni limitrofi, creando dei veri e propri vuoti, fisici ma anche culturali e sociali. I negozi di vicinato sono il cuore pulsante delle nostre comunità, luoghi dove si coltivano rapporti umani e si costruiscono relazioni di fiducia. La chiusura di questi esercizi rappresenta una perdita inestimabile per tutti noi”.
“Il problema non si limita solo all'aspetto economico – afferma Giulio Gennari, presidente di Confcommercio Grosseto - Con la chiusura dei negozi, i residenti dei piccoli Comuni si trovano privati di servizi essenziali a breve distanza. Questo costringe molte persone, in particolare gli anziani e coloro che non hanno accesso a mezzi di trasporto privati, a viaggiare distanze maggiori per soddisfare le loro necessità quotidiane. È fondamentale che le istituzioni e la comunità lavorino insieme per invertire questa tendenza, sostenendo i commercianti locali e promuovendo un modello di sviluppo sostenibile che valorizzi i Centri commerciali naturali dei nostri centri storici. La rigenerazione urbana, e oserei dire anche umana, deve diventare una priorità dell’agenda politica”.
“L'e-commerce e i grandi centri commerciali non possono e non devono sostituire il commercio di prossimità – conclude Gennari - I negozi di vicinato offrono un valore aggiunto insostituibile, fatto di professionalità, qualità e attenzione al cliente. È ora di prendere una posizione chiara e decisa a favore del commercio locale, incentivando politiche che ne favoriscano la crescita e la competitività. Il primo passo è semplice: dire basta all’insediamento delle grandi superfici di vendita. Confcommercio Grosseto continuerà a battersi per la tutela e il rilancio dei nostri piccoli negozi, consapevole dell'importanza cruciale che essi rivestono per il benessere della nostra comunità”.
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