LA PROTESTA
"Il medico – riportano i consiglieri – lamenta da anni una serie di problemi riguardanti l’ambulatorio, che avevamo sollevato in Consiglio comunale tre anni fa all’assessore addetto, per l’acquisto di nuove persiane necessarie ad impedire che l’acqua penetri all’interno dei locali nei mesi invernali e per fronteggiare la calura dei mesi estivi. Più volte sollecitata dalla popolazione e dallo stesso medico, attraverso la figura dell’assessore alle frazioni, l’Amministrazione avrebbe riferito che non ci sono soldi a sufficienza per comprare nuove persiane, quando in Consiglio comunale l’assessore aveva riferito che gli uffici stavano facendo un bando per gli acquisti. Sarebbe interessante conoscere quanto in un bilancio comunale di milioni di euro incidano il costo di due persiane, considerato che vengono spesi migliaia di euro dell’ufficio stampa del sindaco, decine di migliaia di euro per una società di marketing che supporta l’immagine di questa amministrazione con foto, interviste su temi che nulla hanno a che vedere con la buona amministrazione, che invece dovrebbe occuparsi di cose più importanti, tra cui erogare servizi ai cittadini. Capiamo la difficolta del medico costretto a lavorare e ricevere pazienti in un ambiente inadeguato freddo in inverno e caldo d’estate, perché privo di riscaldamento e aria condizionata".
"Nel 2002 – ricordano ancora Giannotti e Iavarone – l’Aamministrazione Faenzi, attraverso un accordo con i medici di base, riuscì A individuare dei locali idonei per portare i medici nelle frazioni di Tirli, Vetulonia, Buriano e Punta Ala, per evitare che la popolazione anziana che vive già in una condizione di disagio sociale e isolamento perdesse l’assistenza sanitaria. La carenza di un servizio sanitario efficiente crea un ulteriore disagio alle popolazioni residenti e scoraggia coloro che per vari motivi potrebbero decidere di ritornare o andare a vivere nei Nostri borghi. Invitiamo pertanto l’Amministrazione ad attivarsi in tempi rapidi attraverso una serie di manutenzioni affinché il personale sanitario sia messo nelle condizioni di svolgere questo servizio. I nonni, tanto cari all’Amministrazione per le foto natalizie, vengono come al solito dimenticati nei 360 giorni feriali".
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