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Grosseto

Desertificazione commerciale: l'appello di Simiani e Confcommercio per salvare i negozi di vicinato

Carolina  Brugi

13 Marzo 2025, 14:19

Confcommercio Grosseto, Giulio Gennari

Confcommercio Grosseto, Giulio Gennari

Negli ultimi giorni, le cronache giornalistiche hanno nuovamente acceso i riflettori sul preoccupante fenomeno della desertificazione commerciale, una realtà che persiste da svariati anni. Ad affrontare questa questione è stato, tra gli altri, il parlamentare grossetano Marco Simiani, il quale ha sottolineato come, nel solo 2024, oltre 3.000 esercizi commerciali abbiano chiuso in Toscana e ha suggerito alcune possibili soluzioni per contrastare questa tendenza.

"Se assistiamo a una chiusura diffusa di attività, è in gran parte a causa di politiche errate, sia passate che attuali, che da una parte permettono il proliferare di piattaforme online esenti da ogni tipo di normativa e dall'altra continuano a credere nell''illusione' dei centri commerciali - ha dichiarato Giulio Gennari, presidente di Confcommercio Grosseto -. Questa illusione ha impoverito il tessuto economico locale e indebolito il ruolo sociale del commercio di prossimità. A tutto ciò si aggiunge il mondo senza regole dei giganti del commercio online con sedi in paradisi fiscali, i quali hanno carta bianca: possono sfruttare la manodopera, evadere le tasse nei Paesi in cui fatturano milioni di euro e ignorare qualsiasi principio etico nella pubblicizzazione dei loro prodotti. Al contrario, il padre di famiglia che lavora 12 o 14 ore al giorno in un piccolo negozio di vicinato è sottoposto a un rigido controllo da parte di numerosi enti. Non dovrebbe funzionare in questo modo. Sosteniamo un principio elementare: stesso mercato, stesse regole. Mentre i centri commerciali beneficiano di parcheggi gratuiti, i commercianti che operano nei centri urbani devono fare i conti con le Zone a Traffico Limitato e le Aree Pedonali Urbane”."

"È sulla disparità di trattamento, ancora presente, che il Governo e il legislatore devono intervenire al più presto - ha detto Gabriella Orlando, direttrice di Confcommercio Grosseto -. Una vera concorrenza, base di una crescita economica sana, si realizza solo e unicamente se tutti gli operatori, senza esclusione, sono chiamati a rispettare le stesse normative".

La direttrice ha concluso esortando a un cambiamento culturale nei decisori politici: "Chiediamo loro di vedere i negozi di vicinato non soltanto come semplici punti vendita, ma anche come preziosi presidi di sicurezza e relazioni umane, che incoraggiano la creazione di luoghi di incontro e socialità, elementi essenziali per il dinamismo e l'attrattività di una città o di un borgo".

Infine, ha espresso soddisfazione per il fatto che "in alcuni questa idea di rivoluzione culturale è già in crescita. Solo pensare di istituire una premialità per gli acquisti nei negozi di vicinato indica una nuova attenzione che va seguita e incoraggiata".

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