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GROSSETO

Denunciato l'aggressore dell'infermiera al Pronto soccorso del Misericordia: "Atto feroce"

Roberto Bata

09 Marzo 2025, 14:53

Denunciato l'aggressore dell'infermiera al Pronto soccorso del Misericordia: "Atto feroce"

Il Pronto soccorso dell'Ospedale di Grosseto

È stato denunciato a piede libero il 21enne fiorentino che nel primo pomeriggio di venerdì 7 marzo ha aggredito un'infermiera del Pronto soccorso dell'Ospedale Misericordia di Grosseto. Il giovane era stato trasferito in ambulanza al Pronto soccorso dopo essere stato trovato in stato di agitazione nelle strade della città e all'arrivo nella struttura ospedaliera si era scagliato contro l'infermiera che gli si era avvicinata per verificare le sue condizioni e prestargli le prime cure. L'operatrice sanitaria ha rimediato diverse contusioni, un graffio sul volto e un lieve trauma alla testa per essere stata sollevata di peso e scagliata contro un bancone. Ferite giudicate guaribili con una prognosi di sette giorni. L'aggressore era stato immobilizzato dai colleghi dell'infermiera, che avevano subito richiesto l'intervento delle Forze dell'ordine.

Il 21enne fiorentino è stato dimesso sabato 8 marzo e per lui è scattata la denuncia a piede libero. In questo caso non è stato possibile applicare la nuova normativa che prevede l'arresto differito in flagranza di reato, perché le Forze dell'ordine erano intervenute quando l'aggressore era già stato bloccato e l'aggressione non era stata documentata dalle immagini della videosorveglianza, il cui impianto non è presente in quei locali per motivi di privacy dei pazienti. La legge prevede che per la denuncia sia comunque sufficiente il referto medico, e così è stato. L'infermiera – come riportato dal quotidiano Il Tirreno – confidandosi con i colleghi ha dichiarato che " è stata un'aggressione feroce".

In seguito all'episodio – ennesimo atto di violenza contro gli operatori sanitari nell'esercizio delle loro funzioni – era intervenuta (tra gli altri) anche la direzione generale dell'Azienda sanitaria, impegnandosi a "valutare ulteriori azioni volte al contrasto di questo fenomeno. Il nostro appello – aveva dichiarato il direttore generale Torre – è quello di mettere in campo ogni azione possibile al fine di proteggere il personale e in particolare quello che è maggiormente esposto agli episodi. Dobbiamo evitare di mettere a repentaglio l’incolumità degli operatori e quindi la sostenibilità del servizio sanitario".

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