Giorgio Maestrini, Francesca Travison e Adriano Baiguini
È un legame secolare quello che unisce Scarlino alle castagne, o meglio al marrone scarlinese. Una tradizione che affonda radici antiche nel borgo e nelle colline circostanti. E con l'ingresso di Scarlino nel Bio-distretto Colline della Pia – per rafforzare la vocazione bio e sostenibile dell’agricoltura locale e mettere in rete il territorio con gli altri Comuni aderenti – la castagna raccolta e trasformata nelle famiglie scarlinesi viene rilanciata in un’ottica di filiera qualificata, valorizzazione del prodotto locale, e sinergia tra agricoltura, paesaggio e turismo. Un'opportunità per sostenere i produttori locali, promuovere la castagna come simbolo dell'identità del territorio e renderla protagonista di percorsi rurali, enogastronomici e culturali.
"La tradizione castanicola di Scarlino è parte integrante del nostro patrimonio agricolo e culturale – afferma Giorgio Maestrini, assessore all’Agricoltura –. Entrare nel Bio-distretto Colline della Pia significa mettere questa risorsa nel giusto contesto: non solo raccolta e trasformazione, ma valorizzazione, qualità, sostenibilità e apertura verso il turismo rurale. Vogliamo che la castagna di Scarlino sia riconosciuta e apprezzata non solo qui, ma anche fuori dai confini locali".
"L’ingresso di Scarlino nel Bio-distretto Colline della Pia – spiega il presidente Adriano Baiguini – rappresenta un passo importante verso una valorizzazione che coinvolge l’intero territorio. Quando parliamo di valorizzazione non pensiamo solo alle imprese agricole, ma a tutte le componenti economiche e sociali: scuole, associazioni, categorie, volontariato. La visione del Biodistretto è quella di costruire un sistema territoriale coeso, dove la qualità della produzione si intreccia con la qualità della vita, e dove ogni soggetto, dal cittadino all’imprenditore, contribuisce a uno sviluppo sostenibile e condiviso.
Gli obiettivi sono chiari: favorire il dialogo tra le aziende, creare opportunità per i giovani, promuovere nuove attività e mestieri legati alla sostenibilità e all’innovazione, e rafforzare il senso di appartenenza alla comunità locale. Un territorio che si riconosce in questa rete diventa più attrattivo non solo per nuovi investitori, ma anche per chi viene a visitarlo: un visitatore che scopre i nostri prodotti, li apprezza e continua a sceglierli anche una volta tornato a casa".
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