BLUE ECONOMY
Riccardo Breda, Raffaella Antonini, Luca Salvetti
L'economia del mare si conferma un motore di sviluppo importante per la provincia di Grosseto, con un tessuto imprenditoriale dinamico che cresce più del resto dell'economia locale, generando ricchezza e occupazione. È questa la fotografia scattata dal rapporto sull’economia del mare 2025 della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno, presentato oggi – giovedì 25 settembre – a Livorno.
"I dati del rapporto del nostro Centro studi – dichiara il presidente della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno, Riccardo Breda – confermano che la blue economy continua a crescere nelle province di Grosseto e Livorno, creando occupazione e spingendo i territori verso la doppia transizione e l'innovazione. Come emerso durante la Biennale, il mare in tutte le sue accezioni può davvero diventare il fulcro, per tutta la costa toscana, di una crescita che guarda all'industria, al commercio, ai servizi e al turismo, nell'ottica della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile. E’ necessario cogliere tutte le opportunità affinché le filiere blu del nostro tessuto produttivo vengano valorizzate ed investire sulle infrastrutture costiere".
Il rapporto sull’economia blu, curato da Raffaella Antonini, economista del Centro studi dell'ente camerale, ha illustrato i numeri e i trend di un settore vitale. Nelle province di Livorno e Grosseto la blue economy conta 6.930 imprese (4.444 a Livorno e 2.486 a Grosseto) e dà lavoro a 33.519 addetti (22.952 a Livorno e 10.567 a Grosseto). Nel 2023, queste attività hanno generato un valore aggiunto di quasi 2,5 miliardi di euro. Un trend in crescita: tutti gli indicatori del settore sono positivi e mostrano una crescita superiore a quella registrata dal resto dell'economia. Le imprese blu nell'area Maremma e Tirreno sono aumentate del 2,4%, a fronte di un calo del 2,5% del totale delle imprese locali. Il valore aggiunto blu è cresciuto del 15,3% e l'occupazione dell'8,6%, contro rispettivamente il +5,4% e il -1,9% del totale dell'economia.
Le filiere legate al turismo, come alloggio e ristorazione e attività sportive e ricreative, rappresentano la maggioranza delle imprese (rispettivamente 55,1% e 17,6%). Per quanto riguarda il numero delle imprese, è negativo a livello locale come regionale e nazionale, il trend di crescita della filiera ittica. In termini di valore aggiunto, le filiere più importanti sono la logistica (movimentazione merci e passeggeri), con 837,2 milioni di euro, e alloggio e ristorazione, con 1.081,7 milioni di euro. Il rapporto evidenzia la forza moltiplicativa dell’economia blu: per ogni euro di valore aggiunto prodotto dall'economia del mare in Toscana, se ne attivano altri 2,1 sul resto dell'economia. Per l'area Maremma-Tirreno, il valore aggiunto complessivo (prodotto e attivato) ammonta a 7,5 miliardi di euro.
Il rapporto del Centro Studi è disponibile sul sito della Camera di commercio al link www.lg.camcom.it/servizi/informazione-economica-prezzi/studi-ricerche
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