POLITICA
In vista delle prossime elezioni Regionali – si vota il 12 e 13 ottobre – Confesercenti presenta una riflessione sulle principali criticità e sulle priorità di intervento per il rilancio del tessuto economico della provincia di Grosseto.
"La Toscana – premettono – si trova oggi ad affrontare una fase complessa, caratterizzata da una ripresa post-pandemica seguita da nuove difficoltà che hanno colpito in modo trasversale settori strategici quali commercio, turismo, moda e manifatturiero. Il saldo negativo tra aperture e chiusure di attività commerciali, unito al calo dei flussi turistici registrato nel 2025, evidenzia la necessità di interventi tempestivi e mirati. Il commercio di prossimità, in particolare nei borghi e nelle aree periferiche, versa in una situazione di grave difficoltà a causa della pressione fiscale, della concorrenza delle piattaforme online, della burocrazia e delle difficoltà di accesso al credito. Confesercenti Toscana sottolinea l’urgenza di politiche regionali specifiche a sostegno del commercio di vicinato, presidio fondamentale per la coesione sociale ed economica dei territori. Sul fronte della formazione, si evidenzia la necessità di rafforzare gli investimenti in upskilling, digitalizzazione e inclusione sociale, superando il disallineamento tra offerta formativa e fabbisogni delle imprese. Il turismo, pur potendo contare su un brand di grande attrattività, risente di infrastrutture inadeguate e di una promozione sottodimensionata rispetto al potenziale. La recente normativa regionale, inoltre, presenta criticità burocratiche che rischiano di penalizzare le strutture ricettive extralberghiere. Le problematiche ambientali, come l’erosione costiera e i divieti di balneazione, richiedono interventi strutturali e una maggiore tutela del territorio. Sul fronte del credito, infine, si propone il rafforzamento dei confidi, la semplificazione dei bandi e l’introduzione di voucher per l’abbattimento dei costi di garanzia, al fine di facilitare l’accesso ai finanziamenti per micro e piccole imprese".
“La provincia di Grosseto, cuore della Maremma – dichiara il presidente provinciale di Confesercenti Grosseto, Giovanni Caso – rappresenta una delle aree a più alto potenziale della Toscana, ma è anche tra le più esposte a fragilità economiche e infrastrutturali. Per garantire uno sviluppo equo e sostenibile, riteniamo imprescindibile che la prossima legislatura regionale affronti con determinazione alcune priorità strategiche. Sviluppo del turismo sostenibile: occorrono investimenti mirati nella valorizzazione dei borghi dell’entroterra, delle aree archeologiche e dei parchi naturali, nonché il potenziamento della mobilità interna e il sostegno alle strutture ricettive a conduzione familiare, attraverso incentivi per la riqualificazione e la digitalizzazione. Rilancio del commercio locale: è necessario valorizzare mercati ambulanti e botteghe storiche, semplificare le procedure per l’accesso ai contributi e ai bandi, e prevedere incentivi per il ricambio generazionale e l’imprenditoria giovanile. Infrastrutture e rigenerazione urbana: servono interventi urgenti sulla viabilità provinciale e sulle connessioni digitali, oltre a progetti di rigenerazione urbana nei centri minori per contrastare lo spopolamento e favorire il ritorno di giovani e famiglie. Formazione e occupazione: è fondamentale promuovere corsi professionali mirati ai settori trainanti della provincia e rafforzare la collaborazione tra imprese locali e istituti tecnici, sostenendo anche l’autoimpiego e la creazione di microimprese. Tutela ambientale e costiera: la Maremma necessita di un piano straordinario per il contrasto all’erosione delle spiagge e per una gestione efficace delle acque reflue, oltre a incentivi per le imprese balneari che investono in sostenibilità e sicurezza ambientale".
Confesercenti Grosseto invita i candidati alla guida della Regione Toscana a "considerare queste priorità come pilastri di una strategia di rilancio per la Maremma, affinché il territorio possa esprimere appieno le proprie potenzialità e garantire benessere diffuso alle imprese e ai cittadini”.
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