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ECONOMIA

Saldi estivi in chiaroscuro: tiene l'abbigliamento, crolla il consumo alimentare. Il turismo salva il Made in Italy

Il bilancio di Confesercenti Grosseto: "Indispensabili politiche di sostegno al reddito, come la detassazione della tredicesima"

Roberto Bata

06 Settembre 2025, 14:08

Saldi estivi in chiaroscuro: tiene l'abbigliamento, crolla il consumo alimentare. Il turismo salva il Made in Italy

Riccardo Colasanti, Confesercenti

A fine estate è tempo di bilanci anche per i saldi di stagione. E da Confesercenti non arrivano buone notizie: "Cresce la preoccupazione dopo i dati Istat dello scorso luglio: una crisi generalizzata che colpisce i volumi complessivi delle vendite (-0.3%), in particolar modo nel settore alimentare sceso dello 0.9%".

"È palese come tutto ciò sia riconducibile alla spirale inflazionistica – dichiara Marco Di Giacopo coordinatore del settore Assoterziario dell'associazione. da cui non riusciamo ad uscire come modello europeo. Figuriamoci in centri periferici come Grosseto. Gli aumenti, ampiamente previsti, dei generi alimentari con la carne in primis sono la prima motivazione di questo calo consistente delle vendite alimentari. Il livello di inflazione, +3.5% certificato dall'Istat, arresta la nostra spesa alla fase immediatamente successiva al Covid. Questo significa che spendiamo sempre uguale, dal momento che i redditi non sono cresciuti, ma i prodotti costano sempre di più: abbiamo sempre meno al solito prezzo".

Marco Di Giacopo

La fotografia, per quanto concerne i beni non alimentari, si discosta ben poco dal quadro generale con un complessivo -0.1%. È il solo abbigliamento a registrare in positivo un modesto +1.9% in pieno periodo di saldi estivi, con il settore delle calzature in ulteriore arretramento (-0.1%).

"Ci aspettavamo questi dati – commenta Riccardo Colasanti presidente Assoterziario Confesercenti Grosseto –: chi fa parte del settore conosce bene questa dinamica. Nelle calzature un notevole cambiamento è stato determinato dal fatto che le sneakers sono diventate comuni a quasi tutte le fasce di età, anche a fronte del prezzo inferiore. Ciò ha comportato un arretramento della scarpa classica, del prodotto made in italy. Tuttavia segnaliamo un valore positivo da registrare: il turismo a Grosseto porta una clientela che cerca e sceglie con molta convinzione il prodotto made in Italy. Quindi in linea di massima, una stagione di ombre ma anche di luci".

"Per Confesercenti – conclude Di Giacopo – non sono più rimandabili politiche di sostegno al reddito come la detassazione della tredicesima. È fondamentale invertire questa tendenza. Altrimenti non rimane che stare a guardare l'inarrestabile espansione di discount e grandi strutture del food".

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