Maha Ruba a Santa Fiora
Santa Fiora ha accolto con entusiasmo l’artista cinese Maha Ruba, in visita sull’Amiata insieme a un gruppo di studenti e rappresentanti della sua associazione di arte contemporanea con sede a Pechino. L’incontro, che ha avuto luogo nel Palazzo comunale del piccolo borgo, segna l’inizio di una rinnovata collaborazione tra la comunità di Merigar e la Cina, alimentata dal legame profondo con gli insegnamenti spirituali Dzogchen del compianto maestro Chögyal Namkhai Norbu.
Maha Ruba è stato ricevuto dal sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi, che ha sottolineato l’importanza della visita: «Siamo stati onorati della visita del maestro Maha Ruba insieme al gruppo di artisti e studenti provenienti da Pechino. La loro presenza rappresenta non solo un ponte culturale tra l’Amiata e la Cina, ma anche il segno concreto di una collaborazione che si rinnova grazie al legame profondo con l’insegnamento Dzogchen trasmesso dal maestro Chögyal Namkhai Norbu. La comunità di Merigar è da sempre un luogo di dialogo, pratica spirituale e apertura internazionale; vedere che questo spirito continua a generare scambi artistici e umani di così grande valore è motivo di orgoglio per tutto il nostro territorio.»
Il cuore dell’incontro è stato il corso di pittura del mandala, tenuto da Maha Ruba alla comunità internazionale Dzogchen di Merigar, situata ad Arcidosso. La pittura del mandala, pratica tradizionale nelle tradizioni spirituali tibetane e indiane, è stata proposta dall’artista come un mezzo per raggiungere il rilassamento mentale profondo e risvegliare la “vera natura” attraverso l’arte. Maha Ruba ha sviluppato un approccio innovativo, l’“Arte del Risveglio” (Awake Art), che combina le tecniche di meditazione e pittura con le necessità dell’individuo moderno.
Durante il corso di due giorni, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare l’arte del mandala come una via per comprendere la realtà ultima dei fenomeni e per favorire l’auto‑conoscenza. Maha Ruba ha spiegato come l’integrazione di questa pratica nell’esperienza quotidiana possa aiutare a migliorare la consapevolezza di sé e affrontare le sfide della vita moderna. L’artista ha invitato i partecipanti a non vedere l’arte come un semplice processo estetico, ma come una pratica spirituale che favorisce la crescita personale e la pace interiore.
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Questa visita rappresenta un’opportunità unica di scambio tra le tradizioni spirituali tibetane e la Cina, e un arricchimento per la comunità locale, che ha potuto accogliere una visione nuova e interessante dell’arte come strumento di consapevolezza. «Merigar è sempre stata un luogo di apertura internazionale, di dialogo e di pratica spirituale. Vedere che questo spirito continua a generare scambi di grande valore è un motivo di orgoglio per il nostro territorio», ha dichiarato il sindaco Balocchi, sottolineando come Santa Fiora e l’Amiata siano ormai punti di riferimento per iniziative internazionali che uniscono arte, spiritualità e cultura.
Concludendo la visita, il sindaco Federico Balocchi ha rimarcato l’importanza di iniziative che, come questa, contribuiscono a creare ponti tra mondi lontani, unendo persone attraverso l’arte, la spiritualità e la cultura.
La speranza è che questi scambi possano proseguire, contribuendo a mantenere vivo e dinamico il dialogo tra Oriente e Occidente, e offrendo a tutti un’opportunità di crescita e arricchimento reciproco.
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