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Il Commissario Ricciardi
Questa sera torna Il Commissario Ricciardi, la serie tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni e ambientata nella Napoli degli anni Trenta, con un episodio cupo e magnetico intitolato “I vivi e i morti”. A interpretare il tormentato investigatore della Regia Questura c’è ancora una volta Lino Guanciale, affiancato da un cast ormai amatissimo dal pubblico: Maria Vera Ratti nel ruolo di Enrica, Serena Iansiti in quello della seducente Livia, Antonio Milo nei panni del fido Maione e Enrico Ianniello in quelli del medico legale Modo.
L’episodio si apre con un delitto agghiacciante: un farmacista viene ritrovato senza vita, colpito con un punteruolo conficcato nel cranio e con gli occhi coperti da una benda nera. Un dettaglio inquietante che, da solo, basta a suggerire che non si tratta di un omicidio comune. Ricciardi si immerge subito nell’indagine, guidato dal suo istinto infallibile e dal dono che lo tormenta: la capacità di vedere l’ultimo istante dei morti. Un potere che lo aiuta a decifrare indizi e intenzioni, ma che ogni giorno gli presenta un fardello emotivo sempre più difficile da sostenere.
La situazione precipita quando emergono altri omicidi, tutti caratterizzati dallo stesso, macabro modus operandi. Le vittime non sembrano avere nulla in comune: vite diverse, quartieri diversi, nessun collegamento evidente. Eppure Ricciardi avverte un filo invisibile, un movente che ancora sfugge ma che sa di doversi affrettare a scoprire prima che il killer torni a colpire. Napoli, avvolta dalla sua bellezza decadente e dal peso di segreti mai davvero sopiti, diventa lo sfondo di una caccia all’uomo che si fa sempre più serrata.
Parallelamente all’indagine, l’episodio approfondisce la parte più intima e fragile del protagonista. Il sentimento per Enrica non è più un’ombra silenziosa, ma una presenza che cresce e lo spinge verso una scelta inevitabile: dirle la verità sulla sua “maledizione”. Ricciardi sa che confessare il suo dono significa rischiare di perderla per sempre. Ma nasconderlo, continuando a proteggerla da lontano, lo condanna a un esilio emotivo che diventa ogni giorno più soffocante. Tra ragione e desiderio, silenzi e timori, il commissario affronta un dilemma che ferisce più di qualsiasi indagine.
La puntata intreccia così thriller, dramma e sentimento, mantenendo intatta l’atmosfera che ha reso la serie un unicum nella televisione italiana: una Napoli sospesa tra superstizione e modernità, personaggi scolpiti nel dolore e una tensione narrativa che non concede tregua. “I vivi e i morti” promette di essere uno degli episodi più intensi della stagione, capace di toccare corde profonde e di avvicinare ancora di più il pubblico al cuore segreto di Luigi Alfredo Ricciardi.
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