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16 novembre 1945: nasce l’UNESCO, custode del patrimonio e promotore di pace nel mondo

Dalla firma della Costituzione alla tutela dei siti culturali e naturali, l’organizzazione continua a promuovere educazione, scienza e cultura a livello globale

Carolina  Brugi

16 Novembre 2025, 10:39

Palazzo dell'Unesco

Palazzo dell'Unesco

Il 16 novembre 1945, durante la Conferenza dei Ministri Alleati dell’Educazione a Londra, fu firmata la Costituzione dell’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Un atto che sanciva la nascita ufficiale di un organismo con l’obiettivo di promuovere la pace mondiale attraverso la cooperazione internazionale nei campi della cultura, dell’educazione, della scienza e della comunicazione. L’UNESCO entrò formalmente in attività il 4 novembre 1946, dopo la ratifica da parte di venti Stati, con sede a Parigi, e da allora ha continuato a svolgere un ruolo centrale nella promozione del dialogo civile e nella tutela del patrimonio culturale e naturale dell’umanità.

Con 195 Stati membri oggi, l’UNESCO è una struttura complessa articolata su diversi organi principali. La Conferenza Generale, riunita ogni due anni, rappresenta l’organo sovrano che decide i programmi e il budget dell’organizzazione e nomina il Direttore Generale ogni quattro anni. Il Consiglio Esecutivo, eletto dalla Conferenza, supervisiona l’attuazione delle decisioni, mentre il Segretariato, guidato dal Direttore Generale, coordina le attività quotidiane. Completano la struttura oltre 65 uffici nel mondo, istituti specializzati e commissioni nazionali, che assicurano la partecipazione attiva degli Stati membri e la realizzazione dei programmi sul territorio.

L’attività dell’UNESCO si concentra su quattro settori chiave: educazione, scienza, cultura e comunicazione, sempre con un forte legame alla promozione della pace e dello sviluppo sostenibile. In campo culturale, uno dei risultati più celebri dell’organizzazione è la Lista del Patrimonio Mondiale, istituita nel 1972 con la Convenzione per la protezione del patrimonio dell’umanità. Oggi questa lista conta oltre 1150 siti culturali, naturali e misti, con l’Italia che detiene il primato con 58 siti. L’UNESCO supporta i paesi firmatari nella conservazione e valorizzazione di questi luoghi, promuovendo la partecipazione delle comunità locali e la cooperazione internazionale.

Oltre alla tutela dei siti, l’UNESCO interviene nella protezione delle tradizioni immateriali, nella promozione della diversità culturale, nella salvaguardia della libertà di espressione e nello sviluppo scientifico ed educativo. Tra le convenzioni più importanti vi sono quella per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (1954), per la protezione del patrimonio immateriale (2003) e per la promozione della diversità culturale (2005).

Il 16 novembre non rappresenta solo la data della firma della Costituzione, ma anche un momento simbolico nella storia dell’UNESCO: il giorno in cui nel 1972 fu adottata la Convenzione sul patrimonio dell’umanità, creando la celebre Lista del Patrimonio Mondiale. Questa giornata diventa così un’occasione per riflettere sul ruolo dell’organizzazione nella promozione della cultura, della conoscenza e della cooperazione internazionale.

Oggi l’UNESCO continua a essere un punto di riferimento globale, un ponte tra culture diverse e un catalizzatore di iniziative educative e culturali che puntano a costruire un mondo più equo, sostenibile e pacifico. Non è solo un custode del patrimonio mondiale, ma un promotore di valori universali, capaci di unire popoli e generazioni nella tutela della conoscenza e della memoria collettiva.

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