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Report, anticipazioni stasera 9 novembre. Nuove inchieste scottanti: che fine fanno i vestiti che buttiamo? Chi tutela la nostra privacy?

Giovanni Ramiri

09 Novembre 2025, 07:32

Report, anticipazioni stasera 9 novembre. Nuove inchieste scottanti: che fine fanno i vestiti che buttiamo? Chi tutela la nostra privacy?

Il conduttore Sigfrido Ranucci


“Report”, il programma d’inchiesta per eccellenza del giornalismo televisivo italiano, torna in onda con una puntata che promette di scuotere ancora una volta la scena pubblica e politica del Paese. Domenica 9 novembre, alle 20.30 su Rai 3 e in streaming su RaiPlay, la squadra guidata da Sigfrido Ranucci propone un nuovo appuntamento denso di indagini, documenti esclusivi e testimonianze inedite, confermando la linea editoriale che da sempre contraddistingue la trasmissione: andare oltre la superficie, verificare, incalzare e raccontare la verità dei fatti.

Questa nuova puntata si apre con “Garante a chi?”, l’inchiesta firmata da Chiara De Luca, con la collaborazione di Eleonora Numico, dedicata al Garante della Privacy e al modo in cui vengono utilizzate le risorse economiche dell’autorità. L’indagine si chiede, in maniera diretta e provocatoria, come vengono spesi i soldi del Garante, mettendo sotto la lente di ingrandimento le spese di rappresentanza, le trasferte, gli incarichi e i costi di gestione di un’istituzione che, per legge, deve vigilare proprio sull’uso corretto dei dati personali e dei fondi pubblici.

Il servizio, costruito su documenti ufficiali e testimonianze di addetti ai lavori, intende chiarire se la trasparenza e il rigore che il Garante della Privacy impone agli altri soggetti pubblici e privati siano pienamente rispettati anche al suo interno. “Report” analizza bilanci, note spese, viaggi istituzionali e incontri di rappresentanza, ricostruendo il flusso delle risorse e chiedendosi se vi sia coerenza tra missione pubblica e gestione economica. Un tema delicato, che apre anche un dibattito sul ruolo di controllo delle autorità indipendenti e sul limite tra autonomia e accountability.

La seconda inchiesta della serata, firmata da Giorgio Mottola con la collaborazione di Norma Ferrara e Greta Orsi, si intitola “La Commissione della discordia” e affronta un caso che ha acceso le tensioni politiche delle ultime settimane: la crisi interna alla Commissione parlamentare Antimafia. Da quando la nuova presidente Chiara Colosimo, esponente di Fratelli d’Italia, si è insediata, la Commissione è diventata – come racconta “Report” – un terreno di scontro tra maggioranza e opposizioni, con accuse, veleni e veti incrociati.

Lo scorso ottobre, infatti, la maggioranza ha presentato in Senato un disegno di legge per escludere dalla Commissione due membri autorevoli, Federico De Raho e Roberto Scarpinato, figure di altissimo profilo nella lotta alla criminalità organizzata. Una decisione che ha scatenato la reazione delle opposizioni e di numerose associazioni dei familiari delle vittime di mafia e delle stragi neofasciste. Queste ultime, come sottolinea l’inchiesta, contestano un possibile conflitto di interessi della presidente Colosimo, dovuto a presunti rapporti con esponenti della destra eversiva e con lo zio Paolo Colosimo, condannato per aver fatto da tramite tra Gennaro Mokbel e le cosche di ‘ndrangheta.

La deputata ha sempre negato qualsiasi contatto, dichiarando di aver interrotto ogni rapporto familiare dopo l’arresto dello zio. Nell’inchiesta, la stessa Colosimo concede una lunga intervista alla redazione, in cui parla apertamente dei presunti rapporti con ex terroristi neofascisti, di Paolo Colosimo e di alcune fotografie che riemergono dal passato e che potrebbero gettare nuova luce su una vicenda finora mai chiarita del tutto. 

La puntata prosegue con “Giù la maschera!”, inchiesta di Luca Bertazzoni, con la collaborazione di Marzia Amico e Samuele Damilano, che affronta un tema solo in apparenza distante: la gestione dei fondi pubblici destinati al mondo del teatro e dello spettacolo. Dopo il declassamento del Teatro La Pergola di Firenze, retrocesso da teatro nazionale a teatro cittadino, decisione che ha spinto tre membri della Commissione consultiva per il teatro del Ministero della Cultura a rassegnare le dimissioni, “Report” indaga sulle associazioni e gli enti che hanno beneficiato dei finanziamenti statali e sulle logiche di assegnazione dei contributi.

L’inchiesta allarga poi il suo sguardo anche alla Commissione consultiva per il circo, dove è stato presentato un esposto in Procura per possibili conflitti di interesse che coinvolgerebbero alcuni membri. La domanda di fondo è se le risorse pubbliche destinate alla cultura vengano realmente distribuite secondo criteri di merito e trasparenza, o se dietro le decisioni si nascondano favoritismi e intrecci di potere che penalizzano le realtà artistiche più indipendenti.

Infine, per lo spazio “Lab Report”, Lucina Paternesi, con la collaborazione di Cristiana Mastronicola e Silvia Scognamiglio, firma “Panni sporchi”, un’indagine che affronta una questione ambientale di enorme attualità: che fine fanno i vestiti che buttiamo nei cassonetti del tessile? In collaborazione con Greenpeace, la redazione ha seguito la filiera dei rifiuti tessili in un vero e proprio viaggio intercontinentale, scoprendo che molti indumenti finiscono a migliaia di chilometri di distanza.

Dal mercato degli stracci di Ercolano fino ai mercatini dell’usato del Nord Europa e alle discariche a cielo aperto del Sud del mondo, “Report” documenta come una camicia di marca possa trovare nuova vita nel circuito del vintage, mentre capi “fast fashion” vengono abbandonati in condizioni drammatiche, in un sistema che genera inquinamento e diseguaglianze. L’inchiesta affronta anche le prospettive della Responsabilità Estesa del Produttore, un principio che punta a far pagare chi più inquina e a ridurre gli sprechi nella filiera della moda.

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