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Stasera, sabato 8 novembre 2025, alle 21:20 su Rai 3, va in onda il documentario “Cento e oltre. Puccini e noi”, un ritratto avvincente e originale di Giacomo Puccini, a cento anni dalla sua scomparsa. Il progetto, diretto e scritto da Angelo Bozzolini, prodotto da AUT AUT in collaborazione con Rai Documentari, propone una riflessione profonda sull’eredità musicale e culturale del compositore, ponendo al centro la domanda: cosa rappresentano oggi le sue opere e qual è l’immagine contemporanea di Puccini, uomo e artista?
Il documentario intreccia interviste e contributi di interpreti pucciniani degli ultimi cinquant’anni, tra direttori d’orchestra, cantanti, registi, musicisti, compositori, musicologi e operatori culturali, con riprese realizzate tra Lucca e Torre del Lago, luoghi dell’anima per Puccini, alternate a Milano, tempio dell’opera lirica, Roma e persino all’estero, tra l’Oman e gli Stati Uniti. Questo viaggio geografico riflette un percorso temporale e culturale che attraversa l’opera del compositore e il suo impatto sulla musica e sulla cultura popolare.
La narrazione è affidata a Francesco Russo (M, Call My Agent), che interpreta il ruolo di un regista intento a realizzare un docufilm su Puccini. Il suo sguardo permette di interrogarsi sul significato più profondo della musica del compositore non solo per la storia personale di Puccini, ma anche per la cultura italiana e internazionale nei decenni successivi. Attraverso questo espediente narrativo, il documentario porta lo spettatore a conoscere un Puccini inedito: dal carattere riservato, a tratti malinconico, al lato goliardico e amante del buon cibo e del bere bene; dall’indole moderna alle attività innovative, come il collezionismo d’arte, la fotografia, le auto veloci, fino al gusto nel vestire, che lo vede testimonial di marchi come Borsalino e Penna Parker, trasformandolo in una sorta di influencer ante litteram.
Il cuore del documentario, però, è l’analisi artistica: Puccini emerge come un autore capace di caratterizzare in modo unico e irripetibile la trama e la composizione di ciascuna opera, con un senso infallibile dei tempi narrativi e un gusto sublime per l’espressione melodica. Il documentario mette in luce anche la sua capacità di affrontare tematiche precorritrici: violenza di genere, amori tossici, figure femminili forti e complesse, anticipando sensibilità che solo oggi riconosciamo come moderne. Non solo: Puccini si rivela precursore di generi apparentemente distanti dal melodramma, come jazz, rock, musical, colonne sonore cinematografiche e canzone italiana, riuscendo a sintetizzare questi elementi nella sua arte in maniera perfetta e innovativa.
La parte tecnica del documentario esalta ulteriormente la qualità del racconto: fotografia di Sandro De Pascalis, Lucio Pontoni e Francesco Speranza, montaggio di Marco Rovetto, con la supervisione artistica di Alessandro Soetje, creano un’esperienza immersiva che fonde immagini, musica e testimonianze in un racconto appassionante e rigoroso.
“Cento e oltre. Puccini e noi” non è solo un documentario biografico: è un percorso emozionale e culturale che invita a riscoprire un autore la cui musica continua a parlare al presente, confermando il ruolo eterno di Puccini nella storia del melodramma e nella cultura italiana. Una serata in cui Rai 3 propone non solo storia e informazione, ma anche bellezza e riflessione, attraverso il genio di uno dei più grandi compositori italiani di tutti i tempi.
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