Guy Ritchie
Questa sera, venerdì 7 novembre, alle 21:20 su Italia 1, va in onda “King Arthur – Il potere della spada”, il kolossal fantasy diretto da Guy Ritchie e interpretato da Charlie Hunnam, Jude Law, Àstrid Bergès-Frisbey e Eric Bana. È una versione moderna, energica e anticonvenzionale della leggenda di Re Artù, che unisce il mito cavalleresco alla grinta del cinema d’azione contemporaneo.
Il film racconta la storia di Arthur, un giovane uomo cresciuto nei bassifondi di Londinium senza sapere di essere l’erede legittimo al trono di Britannia. Dopo l’assassinio dei suoi genitori per mano del crudele Vortigern, interpretato da Jude Law, Arthur viene privato della sua identità e cresce tra i ladri e i guerrieri di strada. Tutto cambia quando riesce a estrarre la spada Excalibur dalla roccia, scatenando un destino che non potrà più ignorare.
Da quel momento, Arthur si trova al centro di una lotta tra potere, magia e vendetta, costretto a scegliere tra l’anonimato e la chiamata del destino. Con l’aiuto della Maga (Àstrid Bergès-Frisbey) e di un gruppo di ribelli, dovrà affrontare l’usurpatore Vortigern in una battaglia che deciderà il futuro del regno.
Charlie Hunnam interpreta un Artù completamente diverso da quello della tradizione: impulsivo, ironico, coraggioso e riluttante al potere, un eroe moderno che si forma nella strada prima che nella leggenda. Jude Law, invece, offre una delle sue performance più intense nei panni del tiranno Vortigern, un uomo divorato dall’ambizione e dalla magia oscura, pronto a tutto pur di mantenere il trono.
La regia di Guy Ritchie imprime al film il suo marchio inconfondibile: montaggio frenetico, dialoghi rapidi, colonne sonore potenti e sequenze visive spettacolari. L’approccio rock e moderno del regista di “Sherlock Holmes” trasforma la leggenda di Camelot in un’avventura urbana, piena di energia e ritmo. Ogni scena mescola il linguaggio del fantasy epico con l’irriverenza e lo stile visivo tipici del suo cinema.
Le scene di battaglia sono maestose, girate con un impatto visivo che alterna realismo e magia. Excalibur non è solo una spada, ma il simbolo della forza interiore che trasforma un uomo comune in un re. E il percorso di Artù diventa così una parabola di crescita, coraggio e autodeterminazione.
Pur ricevendo critiche contrastanti alla sua uscita, “King Arthur – Il potere della spada” è diventato nel tempo un film di culto per chi ama il fantasy con ritmo moderno, dove l’antica Britannia si fonde con l’adrenalina del cinema contemporaneo.
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