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Quarto Grado stasera 7 novembre: nuove intercettazioni nel caso Garlasco e rivelazioni sulla morte di Liliana Resinovich

Giovanni Ramiri

07 Novembre 2025, 10:53

Quarto Grado stasera 7 novembre: nuove intercettazioni nel caso Garlasco e rivelazioni sulla morte di Liliana Resinovich

Gianluigi Nuzzi con Alessandra Viero

Venerdì 7 novembre 2025, alle 21:30 su Rete 4, torna “Quarto Grado”, il programma di approfondimento condotto da Gianluigi Nuzzi con Alessandra Viero e curato da Siria Magri. Anche questa settimana il format di cronaca e inchiesta promette di entrare nel cuore di due delle vicende più controverse degli ultimi anni, tra nuove rivelazioni, documenti esclusivi e testimonianze che potrebbero cambiare la prospettiva delle indagini.

La puntata si apre con un ritorno a Garlasco, là dove nel 2007 venne uccisa Chiara Poggi, un delitto che, nonostante sentenze definitive, continua a generare dubbi, sospetti e domande. Le telecamere del programma tornano su questa storia con intercettazioni mai ascoltate prima e telefonate sospette che oggi riemergono grazie al lavoro della Procura di Brescia. Gli inquirenti hanno infatti chiesto di acquisire i tabulati telefonici di 16 utenze riconducibili a ex carabinieri della squadra di Mario Venditti, l’ufficiale indagato per corruzione. La richiesta mira a chiarire presunte anomalie nelle trascrizioni delle intercettazioni tra Andrea Sempio, amico della vittima, e i suoi familiari. Un’operazione delicata che potrebbe riscrivere parte del quadro investigativo originario.

Chiara Poggi

La ricostruzione proposta da “Quarto Grado” si spinge oltre la semplice cronaca. Attraverso filmati, analisi forensi e discussioni in studio, il programma tenta di comprendere se nelle prime fasi dell’inchiesta vi siano state leggerezze, omissioni o errori capaci di orientare diversamente l’esito giudiziario. È un percorso che tocca corde profonde, perché il caso Garlasco non è soltanto una ferita personale, ma un banco di prova per la fiducia nella giustizia e nelle sue procedure.

Parallelamente, l’attenzione si concentra sul caso di Liliana Resinovich, la donna triestina scomparsa e poi ritrovata senza vita in circostanze mai del tutto chiarite. La figura di Claudio Sterpin, l’“amico speciale” di Liliana, torna al centro del racconto: è pronto a condividere nuove rivelazioni, un tassello che potrebbe cambiare l’interpretazione delle ultime ore di vita della donna. L’inchiesta giornalistica di “Quarto Grado” non si limita alla cronaca giudiziaria, ma indaga anche il contesto umano e psicologico, cercando di restituire il ritratto di una persona complessa e di un intreccio di relazioni che continua a dividere opinione pubblica e familiari.

Liliana Resinovich

Nel corso della serata, Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero guidano un confronto serrato tra esperti di criminologia, giornalismo investigativo e diritto penale. In studio intervengono Carmen Pugliese, Luciano Garofano, Massimo Picozzi, Carmelo Abbate, Grazia Longo, Caterina Collovati, Paolo Colonnello, Umberto Brindani e Marco Oliva, ognuno con la propria prospettiva su indagini, psicologia criminale e responsabilità mediatiche. È un dialogo vivace, spesso acceso, ma sempre ancorato ai fatti, che cerca di separare l’emozione dal dato oggettivo, l’opinione dalla prova.

Come da tradizione, il programma diretto da Siria Magri mantiene un tono narrativo riconoscibile: teso ma rigoroso, empatico ma preciso. Le storie si intrecciano con le voci dei protagonisti, e il racconto assume i contorni di un’inchiesta civile oltre che televisiva. In un’epoca in cui la velocità delle notizie rischia di cancellare la memoria dei fatti, “Quarto Grado” continua a essere uno spazio di riflessione dove la cronaca viene ricostruita con metodo, pazienza e senso di giustizia.

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