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Il Commissario Montalbano
Stasera, mercoledì 5 novembre alle 21.30 su Rai 1, torna uno degli episodi più intensi e amati della saga tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, “Il commissario Montalbano – La danza del gabbiano”, diretto da Alberto Sironi e interpretato da Luca Zingaretti. Un episodio che unisce suspense, dolore e umanità, con un Montalbano più vulnerabile che mai, costretto a confrontarsi con la paura di perdere non solo un collega, ma un amico fraterno.
La puntata si apre con un fatto insolito e inquietante: Giuseppe Fazio (Peppino Mazzotta), l’instancabile e metodico ispettore del commissariato di Vigàta, non si presenta al lavoro. Non risponde al telefono, non è a casa e il suo cellulare risulta spento. Perfino il padre, visibilmente scosso, si reca dal commissario per chiedere aiuto, rivelando che il figlio aveva con lui un appuntamento a cui non si è mai presentato. Da subito, Salvo Montalbano (Luca Zingaretti) comprende che non si tratta di una semplice assenza, ma di qualcosa di molto più grave.
Con il suo intuito infallibile, il commissario inizia a ricostruire gli ultimi spostamenti del suo ispettore, scoprendo che Fazio aveva intrapreso da solo un’indagine segreta, senza informare nessuno dei colleghi. Le tracce lo conducono in una zona isolata, dove trova i segni inequivocabili di una sparatoria. A quel punto, l’angoscia prende il sopravvento: tutto fa pensare che Fazio sia stato ferito o, peggio, rapito.
Senza concedersi un minuto di riposo, Montalbano si lancia in una ricerca disperata, aiutato da Catarella (Angelo Russo) e dagli altri uomini del commissariato. Il tempo, però, sembra correre contro di loro. Un incontro inaspettato con un latitante fornisce una svolta drammatica: l’uomo racconta di aver visto Fazio, ferito alla testa, nelle mani di due criminali che volevano eliminarlo gettandolo in uno dei pozzi secchi della montagna Scibetta.
Da quel momento in poi, l’indagine si trasforma in una corsa contro il tempo, in cui il commissario mette da parte ogni formalità e si lascia guidare solo dall’urgenza del cuore. Le ricerche si fanno frenetiche, i pozzi vengono ispezionati uno a uno, ma di Fazio nessuna traccia. Ogni ora che passa aumenta la paura che sia troppo tardi, ma Montalbano non si arrende: lo vuole ritrovare, a ogni costo, vivo.
“La danza del gabbiano” è un episodio dal forte impatto emotivo, che scava nelle relazioni profonde tra i personaggi della serie. L’amicizia tra Montalbano e Fazio diventa il centro pulsante del racconto, insieme al senso di responsabilità e alla solitudine del commissario, che sente il peso di ogni vita affidata al suo comando. Il titolo stesso — ispirato al movimento struggente di un gabbiano morente che Montalbano osserva in apertura — diventa una potente metafora del destino, della fragilità e della resistenza dell’uomo di fronte alla perdita.
Come sempre, la fotografia esalta la Sicilia assolata e misteriosa, tra coste bruciate dal sole, scogliere e campagne deserte che diventano parte integrante della narrazione. La regia di Sironi alterna tensione e poesia, mantenendo alta la suspense ma senza mai perdere il respiro umano che ha reso “Il commissario Montalbano” un classico della televisione italiana e internazionale.
Con Luca Zingaretti in una delle sue interpretazioni più intense, Peppino Mazzotta in un ruolo chiave e Cesare Bocci, Angelo Russo e Sonia Bergamasco a completare il cast, “La danza del gabbiano” è un episodio che colpisce per la sua capacità di unire il giallo e il sentimento, l’indagine e l’anima.
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