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LA STORIA

Il regista racconta il borgo in un film. E tutti gli abitanti viaggiano in pullman per la "prima" nazionale

Domenica 9 novembre a Firenze l'anteprima nazionale di "Tatti, paese di sognatori" di Ruedi Gerber

Roberto Bata

05 Novembre 2025, 10:30

Il regista racconta il borgo in un film. E tutti gli abitanti viaggiano in pullman per la "prima" nazionale

Una scena del film

Il film “Tatti, paese di sognatori” del regista svizzero Ruedi Gerber debutta al Festival dei Popoli a Firenze, e tutto il paese va a vederlo in autobus. La première nazionale è in programma domenica 9 novembre alle 15 al cinema La Compagnia e nell'occasione 3 pullman con almeno 200 persone partiranno da Tatti alla volta del capoluogo toscano per assistere alla proiezione.
Il regista Ruedi Gerber
Il regista e produttore svizzero Ruedi Gerber era in cerca di un luogo che gli regalasse silenzio e tranquillità. E lo ha trovato a Tatti, nel Comune di Massa Marittima, dove “il forestiero” ha stretto legami di amicizia, di solidarietà sociale e di collaborazione. Ha acquistato un vecchio podere, recuperato le terre abbandonate e costruito un futuro condiviso, da assicurare di nuovo al paese e al territorio. E poi ha raccontato tutto questo (e molto altro) nel film “Tatti, paese di sognatori”, che sarà presentato in anteprima nazionale al 66° Festival dei Popoli, a Firenze, nella sezione Doc Highlights. 
Per l'occasione, insieme a Ruedi Gerber e ai suoi più stretti collaboratori, domenica prossima a Firenze ci saranno 200 tatterini, anziani e giovani, nonni e nipoti, vecchi e nuovi abitanti, che raggiungeranno il capoluogo toscano con tre autobus, messi a disposizione dallo stesso regista. Il paese che si svuota per un giorno, tutti – o quasi tutti - gli abitanti che riempiranno il cinema La Compagnia, per rivedersi sul grande schermo a raccontare la loro stessa storia. Del resto, sono loro stessi i protagonisti assoluti di un film il cui progetto è nato in piena pandemia, ha preso forma e si è sviluppato grazie alla partecipazione di chi a Tatti ci vive da sempre o ha scelto di tornarci.
Tra le ombre di un entroterra maremmano schiacciato dalla crisi del settore estrattivo, che ha visto partire tutti i suoi giovani, e la luce dell'energia che covava sotto un'apparente immobilità, Gerber ha scelto di raccontare la luce. “Tatti, paese di sognatori” è la storia di una rinascita silenziosa, del cambiamento con l'arrivo di Gerber che investe e crea lavoro con la sua l'azienda agricola e agrituristica Sequerciani, il ristorante Il Barrino di Tatti, l'albergo diffuso e altri progetti. Soprattutto grazie alla sua amicizia con gli ultimi agricoltori locali e gli ultimi abitanti rimasti. Sono loro a raccontare, attraverso la cinepresa di Rudi Gerber, un mondo che stava per scomparire, ma che ha saputo cogliere l'opportunità di ripartire.
"Volevo mostrare la bellezza, l’ironia e la speranza di una comunità autentica – dichiara il regista –. Il film Tatti, paese di sognatori nasce dall’ispirazione del camion di Fabio, che con la scritta Tatti in the World porta ogni settimana un pezzo del nostro borgo in giro per l’Europa. Anch’io ho voluto portare Tatti nel mondo, non con le merci ma con la mia macchina da presa, raccontando la vita delle persone che vi sono rimaste. Durante la pandemia ho ritrovato il tempo e l’occasione per realizzare questo sogno, insieme al mio amico cameraman Felix Muralt. Volevo mostrare la bellezza, l’ironia e la speranza di una comunità autentica, lontana dal cinismo dei media moderni. Con la direttrice della fotografia Greta de Lazzaris ho scelto un approccio partecipativo, raccontando anche la mia relazione con il paese e i suoi abitanti. Il progetto è diventato parte del mio percorso personale, intrecciando la mia vita con quella del borgo e la sua rinascita agricola. Lavorando con i gemelli Marco e Massimo, gli ultimi contadini del paese, ho unito la loro sapienza tradizionale alle mie idee di agricoltura biodinamica, con vitigni autoctoni per rivalorizzare queste terre. Anche le loro mogli, provenienti originariamente dalla città, hanno contribuito con forza e passione a questa trasformazione. Quando Marco ha attraversato una crisi personale, gli sono stato vicino, e la sua rinascita attraverso il ballo ha rispecchiato quella del villaggio. Questo film è la mia dichiarazione d’amore per Tatti: una storia di comunità, speranza e rinascita, che mostra come la connessione umana possa ancora generare cambiamento positivo nel mondo di oggi".
Ruedi Gerber è un regista e produttore svizzero, attivo tra Zurigo e New York. Nel 1992 ha fondato la casa di produzione ZAS Film AG, attraverso la quale sviluppa progetti cinematografici internazionali. Ha firmato documentari e lungometraggi che spaziano tra arte, danza e fiction. Tra i suoi lavori più rilevanti Meta-Mecano (‘97), dedicato all’artista Niki de Saint Phalle; Heartbreak Hospital (2002), con Patricia Clarkson e Demián Bichir, Breath Made Visible: Anna Halprin (2009), documentario pluripremiato sulla pioniera della danza contemporanea Anna Halprin, presentato al Mill Valley Film Festival. In Toscana gestisce la tenuta Podere Sequerciani, un progetto agricolo sostenibile dedicato alla produzione biodinamica di vino, olio, miele e grani antichi, ispirato al rispetto per la terra.
Il film è prodotto da Zas Film, casa di produzione cinematografica svizzera fondata dallo stesso Ruedi Gerber (Living with the Spill, Heartbreak Hospital, Journey in Sensuality) e co-prodotto dall’italiana Perché No Film di Michael King, con il supporto e il sostegno di Toscana Film Commission. Accolto con entusiasmo al Festival del Cinema di Zurigo, in Italia sarà distribuito da Lo Scrittoio-Cinema D’Autore, a partire dal 2026. 
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