In tv
Federica Sciarelli
Stasera, mercoledì 5 novembre alle 21.20 su Rai 3, torna “Chi l’ha visto?”, il programma condotto da Federica Sciarelli che da anni accompagna gli italiani nelle storie più difficili, quelle di chi è scomparso e di chi non smette di cercare. Una puntata intensa, carica di emozione, che intreccia dolore, paura e speranza in un mosaico di vite sospese e destini che finalmente tornano a incrociarsi.
La trasmissione si apre con una notizia che porta un raggio di luce: dopo più di un anno, una donna scomparsa è stata ritrovata. Il racconto del suo ritorno, costruito con la delicatezza che contraddistingue la redazione del programma, restituisce un messaggio fortissimo a tutte le famiglie ancora in attesa. La speranza non si spegne mai, nemmeno quando il tempo sembra rendere tutto più lontano. È in questa scia di commozione e determinazione che prende forma anche la testimonianza di una madre che non si arrende. È la mamma di Alessandro Venturelli, il giovane di Sassuolo scomparso cinque anni fa, che sarà in diretta da Torino. Alcune segnalazioni sembrano portare proprio al capoluogo piemontese, dove qualcuno avrebbe notato un ragazzo somigliante ad Alessandro. «È davvero lui?» è la domanda che risuona nello studio, tra la speranza e il timore, tra la voglia di credere e la paura di illudersi. La forza di questa madre diventa la voce di tante altre che continuano a cercare, giorno dopo giorno, un segno, uno sguardo, una traccia.
La seconda storia che Federica Sciarelli porta sullo schermo scuote per la sua crudezza. A Milano un uomo ha accoltellato una donna sconosciuta, in un gesto improvviso e inspiegabile. I carabinieri, per rintracciarlo, hanno diffuso una fotografia. È stata la sorella dell’aggressore a riconoscerlo e a segnalarlo, consentendo l’arresto. Ma la domanda che nasce da questa vicenda è inquietante: come ha potuto muoversi indisturbato, se aveva già colpito altre persone in passato, nella bergamasca? Il racconto non si ferma al fatto di cronaca: si spinge oltre, esplorando le falle del sistema di controllo e la fragilità di una sicurezza che a volte si rivela solo apparente. È un tema scomodo, ma necessario, che “Chi l’ha visto?” affronta con la consueta lucidità, cercando di capire dove e perché qualcosa si è interrotto, e come sia possibile evitarlo in futuro.
La puntata si chiude con una storia che sembra uscita da un romanzo, e invece è vera. Un uomo che ha ricevuto un’eredità da un padre mai conosciuto si è fatto avanti scrivendo alla redazione: “Sono io quel figlio mai riconosciuto.” Le ricerche si erano concentrate a Trieste, e per settimane si era cercato di capire chi fosse l’uomo destinatario di quella eredità misteriosa. Alla fine, la verità è venuta a galla grazie proprio ai telespettatori, che con la loro partecipazione e la loro attenzione hanno permesso di ritrovare l’uomo e di ricomporre una storia familiare che sembrava impossibile. In questo caso, più che la scomparsa fisica, è al centro la perdita di un legame, la mancanza di un’origine, il bisogno di sapere da dove si viene. “Chi l’ha visto?” non restituisce soltanto persone, ma anche identità, radici, senso.
Federica Sciarelli, con il suo stile inconfondibile, guida la narrazione con empatia ma anche con rigore, alternando il racconto alla diretta, la testimonianza alla riflessione. Ogni puntata diventa un viaggio nel cuore dell’Italia che cerca, che non dimentica, che continua a credere nella possibilità di ritrovare. E quella di stasera, più di altre, mette in scena il valore della partecipazione: segnalazioni, telefonate, messaggi, tutto contribuisce a costruire un filo invisibile che tiene insieme chi guarda e chi è cercato.
Alle 21.20 su Rai 3, dunque, “Chi l’ha visto?” promette un appuntamento che non è solo televisione, ma un atto di solidarietà collettiva. Una serata dove la cronaca diventa speranza, dove le domande non restano sospese nel vuoto, e dove, a volte, la risposta più attesa arriva davvero.
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