In tv
Sigfrido Ranucci
Domani sera, domenica 2 novembre 2025, alle 20:30 su Report (Rai 3), andrà in onda una puntata che indaga a fondo alcune delle ferite aperte più gravi del Paese: dall’ambiente alla tutela dei diritti, passando per il cinema e le rotte del Mediterraneo. Il conduttore Sigfrido Ranucci guiderà lo spettatore attraverso un racconto intrecciato tra storie pubbliche e silenzi istituzionali.
In apertura, l’inchiesta “E brucia ancora” torna sulla vastissima area della Terra dei Fuochi — oltre novanta comuni tra Napoli e Caserta, che contano circa 2,6 milioni di abitanti. La decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 30 gennaio 2025 ha stabilito che lo Stato italiano ha violato il diritto alla vita e alla salute dei cittadini di quella zona, ordinando bonifiche immediate e programmi oncologici preventivi. Ma, a quasi un anno da quel giudizio, i fondi stanziati restano ridottissimi: appena 15 milioni di euro destinati a interventi superficiali. Le comunità inquinate continuano a denunciare ritardi, mancate analisi gratuite, ritrosia nelle istituzioni: un tema che la puntata affronta con testimonianze dirette, documenti d’archivio e il sospetto che «tutti sapessero».
A seguire, l’attenzione si sposta sul caso del Garante per la protezione dei dati personali. L’inchiesta “L’autorità del Garante” mette sotto la lente il membro del collegio Agostino Ghiglia, fotografato lo scorso 21 ottobre mentre si recava presso la sede del partito Fratelli d’Italia in via della Scrofa a Roma, poche ore prima che l’Autorità comminasse una sanzione record da 150 mila euro al programma Report. L’inchiesta cerca di capire se quel contatto potesse influenzare un procedimento istituzionale e pone domande sul rapporto tra potere, trasparenza e vigilanza nella tutela dei diritti digitali.
In un terzo segmento dedicato alla cultura, Report esplora lo stato del cinema italiano dopo le modifiche al tax credit decise dal Governo. A dare voce al disorientamento del settore è Elio Germano, protagonista davanti alle telecamere del programma: la sua testimonianza illumina come fondi pubblici siano stati destinati a film che poi hanno ottenuto incassi deludenti, sollevando dubbi su criteri e controllo dei finanziamenti.
Infine, la puntata racconta due settimane passate a bordo di una nave di una ONG impegnata nel Mediterraneo, a otto anni dalla firma del Memorandum Italia‑Libia (2017) sulla gestione dei flussi migratori. Un reportage che mette a nudo ciò che accade oggi nel Mare Nostrum: i percorsi, i respingimenti, le attese e l’umanità dei soccorritori.
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