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MUSICA

Il grande ritorno dei Litfiba: la formazione storica in tour per i 40 anni di "17 Re". Quando e dove vederli

Piero Pelù, Ghigo Renzulli, Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo ancora insieme per 20 concerti

Roberto Bata

01 Novembre 2025, 14:34

Il grande ritorno dei Litfiba: la formazione storica in tour per i 40 anni di "17 Re". Quando e dove vederli

Piero Pelù e Ghigo Renzulli negli anni '80

I post pubblicati sui social negli ultimi mesi da Ghigo Renzulli, il chitarrista fondatore della band, lasciavano poche speranze ai fan di assistere a una reunion, almeno in tempi brevi. Anche perché i rapporti con il frontman Piero Pelù – pur senza arrivare al muro contro muro che aveva portato alla rottura negli anni '90 – hanno sempre scontato visioni troppo diverse. Inoltre solo quattro anni fa Pelù e Renzulli avevano dichiarato che la storia della band si sarebbe chiusa nel 2022 con i festeggiamenti del 40° anniversario. E invece, improvvisamente, per il popolo dei Litfiba è arrivata, sempre via social, la grande sorpresa: la band torna live nel 2026 per celebrare i quarant'anni dell'album cult "17 Re" e perdipiù nella storica formazione originale, composta da Piero Pelù (voce), Ghigo Renzulli (chitarra), Antonio Aiazzi (tastiere) e Gianni Maroccolo (basso). 

17 Re è uscito nel 1986

Il tour, organizzato da MC2Live, si chiama "Quarant'anni di 17 Re" e andrà in scena durante l'estate 2026, da giugno ad agosto, con ben 20 date in alcune delle più importanti città e festival italiani. Il tour – almeno secondo gli appuntamenti annunciati finora, ai quali non è escluso che ne se possano aggiungere altri – si aprirà il 27 giugno a Perugia, al festival Umbria Che Spacca, e si conclude il 15 agosto a Bellaria Igea Marina. Tra le tappe più attese ci sono Milano, Roma, Napoli, Firenze, e molte altre città italiane, con appuntamenti prestigiosi come Rock in Roma, Sherwood Festival a Padova e l'Arena Flegrea di Napoli. I biglietti sono già in prevendita su VivaTicket

La formazione storica dei Litfiba

Il disco "17 Re", pubblicato nel 1986, è stato un doppio album fondamentale nella new wave italiana e il secondo capitolo della cosiddetta "Trilogia del potere" dei Litfiba, che comprende anche "Desaparecido" e "Litfiba 3". Il disco ha segnato una svolta epocale per la band, consacrandola come una delle realtà più influenti del rock italiano ed europeo. L'album affronta numerosi temi politici e sociali, con un linguaggio poetico e visionario che sottende una critica verso le dinamiche di potere in varie forme. In particolare, i testi esplorano diverse declinazioni del potere, tra cui politico, religioso, sociale e psicologico. Tra i temi politici si ritrovano la guerra e il militarismo, affrontati in brani come "Tango", "Ferito" e "Sulla terra", che riflettono sull’orrore dei conflitti e sulle tensioni internazionali tipiche degli anni '80; il disastro nucleare di Chernobyl, fonte di ispirazione per la canzone "Resta", evocando una riflessione sulle conseguenze ambientali e umane delle azioni dell’uomo; riferimenti al mondo arabo e alle crisi geopolitiche, come in "Oro nero", che mette in luce le tensioni legate al petrolio e le influenze politiche globali. Un album permeato da una critica al sistema dominante e al modo in cui il potere si manifesta, ma anche da una forte componente visionaria e simbolica, che vede i testi come metafore di lotte interiori e collettive, con immagini suggestive e a volte enigmatiche.

La storica cantina di via De' Bardi, a Firenze, prima sala prove dei Litfiba

La reunion per celebrare il quarantennale di "17 Re" è l'ultimo capitolo – ma chissà se sarà poi così – nella storia di una band che si è formata nell'autunno del 1980 in una piccola cantina in via de' Bardi, a Firenze. Il nome "Litfiba" deriva da un acronimo telex che indica proprio l'indirizzo della loro sala prove: Lit (Italia), Fi (Firenze), Ba (via de' Bardi). I fondatori furono Federico “Ghigo” Renzulli e Gianni Maroccolo, a cui si unirono Antonio Aiazzi, Francesco Calamai (poi sostituito) e Piero Pelù come cantante dopo un provino. La band iniziò suonando influenze new wave con una personale interpretazione che univa atmosfere dark britanniche a sonorità mediterranee, creando un particolare "wave rock mediterraneo". Il loro esordio avvenne il 6 dicembre 1980 alla Rokkoteca Brighton a Settignano, vicino a Firenze.

Piero Pelù con i Litfiba nel 1988

Negli anni '80 i Litfiba si sono affermati con una serie di album di grande successo, tra cui proprio la celebre "Trilogia del Potere" formata dagli album Desaparecido (1985), 17 Re (1986) e Litfiba 3 (1988), un periodo di forte sperimentazione, impegno politico e sonorità innovative. Negli anni '90 la band si è evoluta verso un rock più maturo e contaminato da influenze latine, ottenendo un notevole successo commerciale con album come El Diablo e Terremoto, pur incontrando critiche da parte di fan più legati al sound originario. Nel 1999 Piero Pelù ha lasciato il gruppo e Ghigo Renzulli ha portato avanti il progetto con nuovi cantanti. 

Renzulli e Pelù a Monza nel 1999: ultimo concerto prima della rottura

Dal 1999 Ghigo Renzulli ha continuato l'attività dei Litfiba con un nuovo cantante, Gianluigi "Cabo" Cavallo, e album come Elettromacumba (2000) e Insidia (2001). Nel 2009 la reunion ufficiale con Pelù, riprendendo l’attività con nuove produzioni e tour. Pubblicano album come Stato Libero (2010), Grande Nazione (2012) e Eutòpia (2016). Nel 2022 hanno annunciato il ritiro della band dalle scene. Fino ad oggi. E la storia dei Litfiba continua. 

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