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Serata magica con la Tosca
È una serata che appartiene già alla storia, quella che Rai 3 dedica oggi, sabato 1° novembre alle 20.50, alla messa in scena di “Tosca” in diretta dal Teatro dell’Opera di Roma. Un evento di portata mondiale, realizzato in mondovisione da Rai Cultura in collaborazione con il Ministero della Cultura, per celebrare uno dei titoli più amati della lirica e i centoventicinque anni dalla sua prima assoluta.
Sullo stesso palcoscenico in cui il 14 gennaio 1900 Giacomo Puccini fece risuonare per la prima volta le note del suo dramma, torna oggi una ricostruzione fedele dell’allestimento originale ideato da Adolf Hohenstein, realizzata sotto la supervisione dell’Archivio Storico Ricordi. È un ritorno alle origini, un tuffo nella Roma del primo Novecento, nei suoi chiaroscuri e nelle sue passioni, nella città che divenne protagonista silenziosa di una delle storie più intense mai scritte per il palcoscenico.
A introdurre la serata saranno Cristiana Capotondi e Alessandro Preziosi, volti scelti per accompagnare il pubblico televisivo dentro l’atmosfera di un’opera che non smette di commuovere. La direzione musicale è affidata al maestro Daniel Oren, che guida l’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma con il rigore e la sensibilità che da sempre lo contraddistinguono. Accanto a lui, la regia teatrale di Alessandro Talevi ricompone i gesti, le luci e i silenzi con la delicatezza di un restauratore, restituendo il respiro di una messinscena che è insieme storia e rinascita.
Nei ruoli principali tre protagonisti d’eccezione: Eleonora Buratto come Tosca, voce ardente e luminosa; Jonathan Tetelman nel ruolo di Cavaradossi, eroe innamorato e idealista; Luca Salsi come Scarpia, simbolo di potere, violenza e seduzione. Con loro, un cast completato da interpreti di grande livello, che restituiscono al dramma la sua dimensione corale.
Le scene e i costumi, curati rispettivamente da Carlo Savi e Anna Biagiotti, ricreano fedelmente i bozzetti originali di Hohenstein, mentre le luci di Vinicio Cheli modulano la Roma di Puccini in un crescendo visivo che accompagna quello musicale. Ogni dettaglio è stato pensato per rispettare la volontà del compositore, che nei suoi appunti chiedeva di cogliere l’intonazione autentica dei rintocchi mattutini di Roma per inserirli nella partitura.
Daniel Oren definisce la partitura di Tosca come una “fusione di passione, desiderio, sesso e commozione”, un’opera in cui accanto alla crudeltà più estrema convivono “bellezza e poesia”. È forse questo il segreto della sua eternità: la capacità di mescolare carne e spirito, amore e morte, fede e disperazione in un linguaggio che parla ancora all’anima di chi ascolta.
Per Alessandro Talevi, regista dell’allestimento, “la modernità di Puccini risiede nella finezza psicologica dei suoi personaggi e nella precisione con cui costruisce ogni scena”. Tosca, dunque, torna a essere teatro di emozioni, ma anche terreno di indagine, un viaggio nell’abisso dell’animo umano che non smette di interrogare chi lo osserva.
A rendere ancora più speciale la serata, la mostra “Tosca 125. Oltre la scena”, allestita dal Teatro dell’Opera di Roma in contemporanea con la rappresentazione. Documenti, bozzetti, fotografie e costumi originali raccontano la nascita e la fortuna del capolavoro, intrecciando la storia della musica con quella della città eterna.
La regia televisiva di Fabrizio Guttuso Alaimo traduce tutto questo per il pubblico di Rai 3, catturando la grandezza del palcoscenico e l’intimità delle emozioni, con inquadrature che accompagnano la voce, seguono lo sguardo, respirano insieme alla musica. È la televisione che si fa teatro, il teatro che si fa memoria.
Questa sera, la Roma di Puccini rivive sullo schermo con la stessa forza con cui conquistò il pubblico centoventicinque anni fa. Tosca, ancora una volta, non è solo un’opera: è la prova che la passione, quando è vera, non conosce tempo.
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