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												Nuzzi Viero
Venerdì 31 ottobre, in prima serata su Retequattro, torna l’appuntamento con “Quarto Grado”, il programma curato da Siria Magri e condotto da Gianluigi Nuzzi insieme ad Alessandra Viero. Una puntata che si annuncia ricca di rivelazioni, approfondimenti e nuovi risvolti investigativi, incentrata su due casi che hanno scosso l’opinione pubblica italiana: il delitto di Garlasco e l’omicidio di Pierina Paganelli a Rimini.
Fin dalle prime battute della trasmissione, i riflettori si accendono nuovamente sulla morte di Chiara Poggi, la giovane uccisa nella sua abitazione di Garlasco il 13 agosto 2007. Dopo anni di processi e sentenze, la vicenda torna oggi al centro dell’attenzione giudiziaria. La Procura di Brescia sta valutando un orario dell’omicidio diverso da quello indicato nel 2007, un dettaglio che, se confermato, potrebbe riscrivere completamente la verità su quanto accaduto quella mattina.
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Chiara Poggi
La trasmissione entrerà nel merito delle nuove carte e delle ipotesi investigative che coinvolgono Andrea Sempio, amico d’infanzia di Chiara, già finito nel mirino dei sospetti e poi archiviato. Oggi il nome di suo padre, Giuseppe Sempio, compare in un’inchiesta per corruzione in atti giudiziari, insieme all’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti. Gli inquirenti stanno analizzando un biglietto trovato durante una perquisizione, in cui sarebbe riportata la frase “Venditti GIP archivia x 20-30 euro”: un appunto che, secondo gli investigatori, farebbe pensare a un presunto pagamento per ottenere l’archiviazione del figlio.
Quarto Grado affronterà questo nuovo scenario con il suo consueto metodo d’indagine giornalistica, mettendo in discussione i tempi, i movimenti e le testimonianze che nel 2007 costruirono l’impianto accusatorio. Se l’orario dell’omicidio risultasse effettivamente differente, l’intero mosaico processuale cambierebbe volto, modificando la posizione dei protagonisti, le compatibilità delle celle telefoniche e persino la ricostruzione degli spostamenti di Chiara e del suo fidanzato Alberto Stasi.
Gli esperti presenti in studio — tra cui Luciano Garofano, Massimo Picozzi, Carmelo Abbate, Grazia Longo, Caterina Collovati, Paolo Colonnello, Umberto Brindani, Carmen Pugliese e Marco Oliva — analizzeranno con Nuzzi e Viero le possibili conseguenze giudiziarie di questi nuovi sviluppi, sottolineando come, a distanza di diciotto anni, il delitto di Garlasco continui a essere una ferita aperta nel cuore dell’Italia.

Umberto Brindani
Dopo la parte dedicata a Chiara Poggi, la puntata entrerà nel vivo del secondo grande caso della serata: l’omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto il 3 ottobre 2023 a Rimini. La donna, 78 anni, fu trovata priva di vita nel garage del suo condominio di via del Ciclamino, colpita da numerose coltellate. Da allora, la sua famiglia vive sospesa tra dolore e attesa, mentre le indagini continuano a ruotare intorno a un unico nome: Louis Dassilva, vicino di casa della vittima e marito di Valeria Bartolucci.
Nelle ultime settimane, la svolta è arrivata con una complessa perizia fonica, realizzata direttamente sul luogo del delitto. Gli esperti hanno ricostruito, attraverso simulazioni e rilievi sonori, le urla di Pierina durante l’aggressione, cercando di capire la direzione, la durata e l’intensità dei suoni. L’obiettivo è stabilire se qualcuno avrebbe potuto sentire o riconoscere la voce della vittima, e in quale punto preciso del garage sia avvenuta l’aggressione. Questa analisi, condotta con metodologie d’avanguardia, potrebbe modificare le certezze finora acquisite, soprattutto in relazione all’orario e alla presenza di altre persone nella zona.
Nel frattempo, le dichiarazioni contrastanti delle due donne al centro del caso — Valeria Bartolucci, moglie dell’indagato, e Manuela Bianchi, ex amante di Dassilva — continuano a generare tensione. La prima difende il marito, convinta della sua innocenza; la seconda lo accusa apertamente, sostenendo che la loro relazione sia stata il movente dell’omicidio. Quarto Grado mostrerà nuovi estratti delle loro deposizioni e delle intercettazioni telefoniche che potrebbero aiutare a chiarire chi mente e chi dice la verità.
Durante la diretta, Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero cercheranno di collegare i due casi attraverso un unico filo rosso: il tempo. In entrambe le vicende, infatti, l’orario è il punto cruciale che può rovesciare intere indagini. A Garlasco, un possibile errore di collocazione temporale potrebbe riaprire il processo. A Rimini, un suono registrato pochi secondi prima o dopo potrebbe cambiare completamente il quadro accusatorio. Il tempo, dunque, come grande testimone invisibile che Quarto Grado cercherà di interrogare.
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