Willy Monteiro Duarte
Questa sera, domenica 26 ottobre alle 23:15 su Rai 3, torna “Un giorno in pretura”, storico presidio del racconto giudiziario italiano condotto da Roberta Petrelluzzi. La nuova stagione si apre con una delle vicende giudiziarie che hanno scosso il Paese: il processo per la morte di Willy Monteiro Duarte, giovane ucciso durante una rissa a Colleferro, in un episodio che ha fatto tremare la coscienza collettiva, suscitando un dibattito profondo sull’indifferenza e sulla violenza di gruppo.
La regia sobria e l’approccio rigoroso agli atti processuali sono il marchio distintivo della trasmissione: grazie alle ricostruzioni minuziose, “Un giorno in pretura” restituisce ai telespettatori tutta la tensione e la complessità di una vicenda giudiziaria che ha lasciato il segno nell’opinione pubblica. All’interno dell’aula di Corte d’Assise, le parole di familiari, testimoni e magistrati si alternano alle immagini inedite, alle intercettazioni e alle principali testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine. Ogni dettaglio viene ricostruito senza filtri, mostrando la fatica del percorso investigativo e la drammaticità degli eventi così come sono stati vissuti dagli attori della storia.

Roberta Petrelluzzi
Il programma parte dagli attimi che hanno preceduto il delitto, attraversa i racconti dei protagonisti e giunge alla sentenza, mostrando le strategie della difesa, le domande della pubblica accusa, i gesti, le ripercussioni e le lacrime che hanno segnato il volto umano di questo processo. Il caso Monteiro diventa paradigma del male sociale contemporaneo: il branco, l’assenza di pietà e la banale, crudele normalità dell’aggressione. La narrazione di Roberta Petrelluzzi mette in evidenza la fragilità della vittima, il dolore dei parenti e il senso di impotenza che ha travolto una comunità intera. Ogni parola, ogni fotogramma, ogni atto processuale tratto dalle udienze contribuisce a svelare il clima emotivo che anima le aule di giustizia e forma la memoria storica del Paese.
La trasmissione non si ferma al singolo caso, ma inserisce la sentenza nel contesto sociale più ampio, mostrando come la vicenda di Willy abbia acceso i riflettori su questioni come il razzismo, la subcultura della violenza gratuita, il ruolo dell’informazione e la responsabilità delle istituzioni. L’impatto mediatico è fortissimo: film e libri prodotti sull’onda dell’emozione dimostrano quanto la storia abbia continuato a risuonare ben oltre la sentenza, alimentando dibattiti nei talk show, nei social e nelle scuole.

Un murales per Willy
Un giorno in pretura conferma la sua funzione pubblica, rappresentando per il pubblico uno specchio autentico della giustizia italiana: in ogni minuto, si avverte la tensione tra verità processuale e verità umana, e la trasmissione si pone ancora una volta come spazio di riflessione privilegiato, libero dalla spettacolarizzazione e dai riflettori, un luogo di racconto puro e di immersione nel dolore e nella speranza.
La puntata va in onda su Rai 3 e su RaiPlay, confermando l’accessibilità e la volontà della Rai di aprire le porte della giustizia a chiunque desideri comprendere, in profondità, le storie e i destini che si intrecciano nelle aule dei tribunali italiani.
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