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Le Iene riaprono il caso Monica Busetto: stasera 26 ottobre nuove prove sull’omicidio per cui è in carcere da 24 anni

Giovanni Ramiri

26 Ottobre 2025, 06:00

Le Iene riaprono il caso Monica Busetto: stasera 26 ottobre nuove prove sull’omicidio per cui è in carcere da 24 anni

Il servizio de Le Iene

Una donna condannata a 24 anni di carcere per un omicidio che potrebbe non aver mai commesso. È la storia di Monica Busetto, detenuta dal 2012 per l’uccisione dell’anziana Lida Taffi Pamio, un caso che torna al centro dell’attenzione grazie a “Le Iene”, con nuovi elementi destinati a far discutere.

Stasera, domenica 26 ottobre, in prima serata su Italia 1, andrà in onda un nuovo servizio firmato da Max Andreetta e Nicola Remisceg che porta alla luce dettagli inediti e analisi scientifiche capaci di mettere in dubbio la solidità delle sentenze e di aprire scenari clamorosi. L’oggetto al centro di tutto è la collana che, secondo le indagini, avrebbe incastrato la Busetto ma che, oggi, sembrerebbe non appartenere affatto alla vittima.

Abbiamo la solidità scientifica per dimostrare che non si tratta della stessa collana”, afferma la dottoressa Samuela Bolgan, perito forense che ha analizzato il reperto su incarico della difesa Busetto. Le sue parole aprono una crepa profonda nella ricostruzione accusatoria: la condanna di Monica Busetto si fonda quasi esclusivamente su una catenina ritrovata in casa sua, considerata la stessa che sarebbe stata strappata dal collo della signora Pamio durante l’omicidio.

Le nuove analisi scientifiche, però, raccontano un’altra verità. Non solo le due collane non coincidono, ma persino il DNA della vittima rinvenuto sul reperto potrebbe essere frutto di una contaminazione. “Su quella collanina inizialmente non risultava alcuna traccia di DNA. Poi, in un secondo laboratorio, sono stati trovati appena tre picogrammi, una quantità infinitesimale: una contaminazione è plausibile,” spiega la genetista Lucia Bartoloni.

A rafforzare i dubbi interviene anche il verbale della Polizia Scientifica, che mostra incongruenze sugli orari delle analisi: i tempi non sembrano compatibili con le procedure necessarie a evitare contaminazioni tra reperti. Inoltre, la difesa non poté assistere alle operazioni con un proprio consulente, un elemento che oggi getta un’ombra pesante sulla correttezza del procedimento.

Gli inquirenti avevano stabilito che la collana appartenente alla signora Pamio misurasse 58 centimetri, basandosi su una foto sgranata e su una prova empirica fatta indossare a una collega della Polizia. Ma la trasmissione di “Le Iene” è riuscita a rintracciare nuove fotografie della vittima, dove la collana è visibile in modo nitido.

Grazie all’uso di software di fotogrammetria forense e alle misurazioni di tre periti indipendenti, è emerso che la collana indossata dalla signora Pamio era in realtà lunga tra i 66 e i 74 centimetri. “Non 58. Assolutamente no,” conferma la dottoressa Bolgan, evidenziando come questo dato renda impossibile la coincidenza tra il gioiello sequestrato e quello della vittima.

Un altro elemento sorprendente arriva dalle dichiarazioni di Susanna Milly Lazzarini, rea confessa dell’omicidio, oggi detenuta per questo delitto e per un altro omicidio commesso successivamente. La Lazzarini ha più volte disconosciuto la collanina trovata a casa Busetto, dichiarando negli interrogatori: “Mi sembra una maglia diversa, più moderna”. E aggiungendo un particolare decisivo: “La collana della signora Pamio si ruppe dal gancetto.

Tuttavia, la collana attribuita a Busetto è spezzata nel mezzo, mentre il gancetto è integro. Un dettaglio che, secondo gli esperti, smonta definitivamente l’unico elemento di prova a carico di Monica Busetto.

Abbiamo in carcere una donna per una collana certamente contaminata e certamente non appartenente alla vittima,” denuncia Edoardo Montolli, giornalista che segue da anni la vicenda. “Mi chiedo se la giustizia voglia finalmente rimediare ai propri errori o se, anche stavolta, si vorrà negare l’evidenza, lasciando marcire in cella una donna innocente.

Un’inchiesta che promette di scuotere le coscienze e riaccendere il dibattito sulla giustizia italiana, riportando sotto i riflettori una delle condanne più controverse degli ultimi anni. Domani sera, “Le Iene” racconteranno tutti i dettagli di un caso che potrebbe cambiare il destino di Monica Busetto.

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