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LUTTO

Addio a Mauro Di Francesco, star della commedia anni '80 da "Sapore di mare" a "Abbronzatissimi". Il ricordo di Jerry Calà. La malattia, il trapianto, il ritiro in Toscana

La commedia italiana perde uno dei protagonisti più popolari

Roberto Bata

25 Ottobre 2025, 12:48

Addio a Mauro Di Francesco, star della commedia anni '80 da "Sapore di mare" a "Abbronzatissimi". Il ricordo di Jerry Calà. La malattia, il trapianto, il ritiro in Toscana

Mauro Di Francesco

Tra i primi a ricordarlo è stato l'amico e compagno d'avventura in tanti set, Jerry Calà, con un commovente post sui social. "Ciao Maurino… Quante risate, quante scene insieme, quanta vita condivisa sul set e fuori.Te ne vai in silenzio, ma lasci dietro di te un ricordo enorme e un affetto che non si spegnerà mai. Buon viaggio amico mio". Ed è proprio così. Mauro Di Francesco è stato un volto amatissimo del cinema italiano degli anni Ottanta: è morto a Milano all’età di 74 anni la notte tra il 24 e il 25 ottobre 2025, dopo un mese di ricovero in ospedale per complicazioni di salute. L’attore era diventato un’icona della commedia all’italiana grazie a film come "Sapore di mare 2 – Un anno dopo", "Ferragosto OK" e i due "Abbronzatissimi".

 


Nato a Milano il 17 maggio 1951, Di Francesco ha iniziato prestissimo a calcare le scene: a soli 15 anni è entrato nella compagnia teatrale di Giorgio Strehler, mentre due anni dopo ha ottenuto il primo ruolo televisivo nello sceneggiato "La freccia nera". Figlio di una sarta e di un direttore di palcoscenico teatrale, si è avvicinato al cabaret negli anni Settanta, lavorando con Livia Cerini e nel celebre Gruppo Repellente, ideato da Enzo Jannacci e Beppe Viola, con compagni di scena come Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Giorgio Faletti e Giorgio Porcaro.​ Negli anni Ottanta ha raggiunto il grande successo popolare, diventando uno dei volti più riconoscibili della comicità italiana con ruoli ironici e indimenticabili nelle pellicole di quegli anni. Di Francesco era noto per la sua comicità genuina, il sorriso malinconico e la battuta sempre pronta, che gli hanno permesso di conquistare il pubblico.

Ma la vita di Mauro Di Francesco ha conosciuto anche momenti difficili, anche a causa di problemi di salute che lo costrinsero venti anni fa a un trapianto di fegato. Negli ultimi anni aveva scelto di ritirarsi in Toscana, lontano dai riflettori, dedicandosi alla scrittura e alla pittura e mantenendo sempre la sua innata simpatia. “Mi muoverei soltanto se mi chiamassero Sorrentino o Tornatore. Allora ci ripenserei”, raccontava.

L'ultima intervista di Mauro Di Francesco risale al giugno 2024 ed è apparsa su diversi media, tra cui Il Corriere della Sera: in quell'occasione l'attore aveva condiviso aneddoti sulla sua carriera, decisioni cruciali come il rifiuto al ruolo nel primo capitolo di "Sapore di mare" e riflessioni sulle sue scelte professionali negli anni. In quell'intervista raccontava di aver preferito "Attila flagello di Dio" all’amico Carlo Vanzina, riflettendo con ironia sulle conseguenze di quel periodo e sul sodalizio umano e artistico con Diego Abatantuono. Un racconto dolceamaro: l’attore, ormai lontano dai riflettori, ribadiva di aver scelto di ritirarsi dalla scena per sua volontà e di aver trovato serenità nella vita privata. 

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