Cinema
DocuDonna torna in Maremma
Massa Marittima si conferma capitale del documentario a regia femminile con il ritorno di DocuDonna, il festival internazionale giunto quest’anno alla settima edizione, che si terrà sabato 18 e domenica 19 ottobre tra il Palazzo dell’Abbondanza e il Nuovo Cinema Goldoni.
Organizzato dall’associazione Gremigna, in collaborazione con il Comune di Massa Marittima e la Fondazione CR Firenze, DocuDonna propone un programma intenso e profondamente connesso con l’attualità, la memoria collettiva e la narrazione personale delle donne. La direzione artistica è di Cristina Berlini, affiancata da Letizia Papi, che guiderà i momenti di dialogo con le registe ospiti. La giuria è composta dall’attrice Francesca Romana Bergamo e dal fotografo Pino Bertelli.
Il tema di quest’anno è “R-Esistenza”, inteso come catarsi creativa, introspezione e coraggio di cercare il Bello, il Buono e il Giusto in un’epoca segnata da forti disumanizzazioni. Il festival intende valorizzare lo sguardo autoriale femminile come strumento di resistenza poetica e politica.
In concorso nove documentari, provenienti da Italia, Palestina, Iran, Stati Uniti, Canada, Lituania e Francia, tra cui “Women for Iran” di Sara Hourngir, “Finis Terrae” di Marzia Rumi, “The Eternal Song” di Zaya e Maurizio Benazzo, “The Silent Protest” di Mahasen Nasser El-Din, “Amor” di Virginia Eleuteri Serpieri e “Vibration from Gaza” di Rehab Nazzal.
Il festival si apre sabato 18 ottobre alle ore 17 con i saluti istituzionali della sindaca di Massa Marittima Irene Marconi, della presidente della Commissione Pari Opportunità Ambra Fontani, e delle direttrici artistiche. Durante l’inaugurazione, la presidente dell’associazione Olympia de Gouges Sabrina Gaglianone consegnerà il premio “Olympia de Gouges / Wabi Sabi – riparare con l’oro ciò che si rompe”, una creazione dell’artista Michela Buttignon dal titolo “Haikubox_010. Fai che siano preziose”.
Ad aprire la rassegna sarà il documentario “The Poem we Sang” della regista palestinese Annie Sakkab, una riflessione sull’amore e la nostalgia dopo la perdita della casa e la migrazione forzata. Seguirà un focus sulla Palestina con l’intervento di Patrizia Roletti (Nazra Palestine Short Film Festival) e la testimonianza di Luisa Morgantini (Assopace Palestina). In proiezione anche “The Silent Protest: 1929 Jerusalem”, che racconta la nascita del femminismo palestinese, e “Vibration from Gaza”, storia di tre bambini sordomuti cresciuti sotto i bombardamenti. La giornata si concluderà con il film “Amor”, storia di una donna e del suo abbandono al fiume Tevere.
Domenica 19 ottobre, la giornata si apre alle ore 10 con il laboratorio partecipativo “Tutto CI RI Guarda”, a cura dell’artista Guendalina Salini e della curatrice Gaia Cianfanelli. Dopo la pausa pranzo, spazio a due giovani registe italiane: “All’Alba” di Ilaria Lombardi, ambientato tra i pescatori di Bacoli, e “Bobby” di Erica De Lisio, un viaggio nella memoria attraverso lo sguardo di un cane.
Nel pomeriggio sarà proiettato “Finis Terrae” di Marzia Rumi, ambientato nell’isola selvaggia di Alicudi, al confine tra mare e tempo. Seguirà “Women for Iran”, sulla resistenza civile delle donne iraniane, preceduto dall’approfondimento della professoressa Lizzie Thynne, con un intervento dal titolo “Corpi in prima linea: la violenza in prima persona”.
A chiudere la rassegna, il documentario “The Eternal Song” di Zaya e Maurizio Benazzo, viaggio spirituale attraverso terre indigene, memorie coloniali e saggezze ancestrali.
Tra le novità di quest’anno, la collaborazione con il Nazra Palestine Short Film Festival e la presenza dell’opera itinerante “Più Venerazione” di Ruchama Hoed, in viaggio per l’Europa dal 2023 con il progetto “Pellegrinaggio d’Amore”.
La serata si concluderà con la proclamazione dei vincitori del festival: Miglior Documentario Italiano, Miglior Documentario Internazionale e Menzione Speciale, con la consegna dei premi in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Massa Marittima.
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