In tv
Questa sera, domenica 28 settembre 2025, alle 21:20 su Italia 1 torna protagonista la squadra de Le Iene, il programma di Davide Parenti che continua a confermarsi al centro dell’informazione d’inchiesta e racconto della cronaca più irriverente, sotto la guida graffiante di Max Angioni e Veronica Gentili. La puntata odierna promette forti emozioni, con una successione di reportage che mettono in discussione le certezze del pubblico e riportano alla ribalta verità nascoste, spaccati di attualità controversa e le ombre sul sistema giudiziario italiano.
Al centro della scena c’è il caso Garlasco, con riflettori puntati sugli ultimi sviluppi che stanno riscrivendo la storia del delitto di Chiara Poggi. L’inchiesta di Alessandro De Giuseppe si addentra tra atti, nuove perquisizioni ed elementi rimasti troppo a lungo nell’ombra, cercando di chiarire se Alberto Stasi sia stato realmente incastrato e quali contorni oscure abbiano segnato il procedimento, ora che l’ex procuratore di Pavia è accusato di corruzione. Testimonianze inedite, documenti esclusivi e il richiamo di una giustizia da troppo tempo sotto esame, rendono il racconto di questa puntata un viaggio tra dubbi e colpi di scena, in bilico tra la ricerca della verità e la rabbia per una vicenda simbolo dell’Italia delle incongruenze.
La narrazione prosegue con l’enigma di Manuela Murgia, la sedicenne trovata senza vita trent’anni fa nel canyon di Tuvixeddu a Cagliari. L’inviato Alessandro Sortino riprende in mano vecchi fascicoli, nuove analisi genetiche e le contraddizioni di un’indagine che ruota intorno all’ex fidanzato, unico indagato, mentre il racconto riporta a galla errori, omissioni e verità taciute. Un viaggio inquietante che interroga ancora una volta la capacità dello Stato di fare chiarezza e giustizia.
La puntata affronta anche una storia di inquietante attualità, con il caso di un medico anestesista aderente allo sciopero nazionale pro-Gaza che, rifiutandosi di eseguire un intervento oncologico programmato, ha scatenato un acceso dibattito nazionale sui limiti della protesta e il diritto alla salute. Il servizio di Daniele Bonistalli ricostruisce, attraverso le parole della paziente e di personale ospedaliero, l’impatto psicologico e le implicazioni etiche di una decisione destinata a far discutere la coscienza collettiva.
Nel corso della serata si torna anche sulle tensioni legate al mondo della caccia nei valichi montani lombardi, dove la politica regionale avrebbe permesso la riapertura di numerosi passaggi un tempo vietati, alimentando lo scontro tra ambientalisti e mondo venatorio. Le Iene documentano il confronto tra guardiacaccia, volontari ed esponenti politici locali, offrendo spunti per un dibattito che dal bosco conquista l’arena pubblica.
Fra domande scomode, ironia tagliente e la costante voglia di superare i confini della notizia confezionata, la puntata di questa sera conferma Le Iene come spazio che non teme lo scandalo e la denuncia, usando ogni linguaggio possibile per raccontare l’Italia da prospettive inedite e destabilizzanti. Uno stile che non si piega mai al compromesso, ma che riporta sotto le luci della ribalta tutto ciò che spesso si preferirebbe non vedere o non sapere, chiedendo conto delle responsabilità e delle conseguenze di ogni inchiesta.
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