In tv
Riccardo Iacona conduce PresaDiretta
Questa sera, su Rai 3 a partire dalle 20.30, torna l’appuntamento con Presa Diretta, il programma di inchiesta condotto da Riccardo Iacona che accende i riflettori sui temi cruciali dell’attualità, dell’ambiente, e dell’energia. La puntata di oggi si annuncia imperdibile per chi vuole comprendere le sfide della nostra società tra transizione energetica, prevenzione ambientale e sicurezza delle infrastrutture, con uno sguardo critico sui grandi blackout e i reali limiti dello sviluppo “green”.
La serata prende il via con il segmento “Aspettando Presa Diretta”, che porta alla ribalta l’allarme crescente delle microplastiche, raccontando le ricerche condotte dal Policlinico di Napoli e dall’Università Vanvitelli. Gli studi svelano come le particelle di plastica siano ormai penetrate nei tessuti umani, con effetti ancora poco noti su infertilità e malattie cardiovascolari. Le telecamere documentano le difficoltà incontrate dalle aziende di riciclo, in particolare in Toscana, nel trattare i nuovi imballaggi, e danno voce ai pescatori di Viareggio: la normativa SalvaMare, di fatto, manca di applicazione e lascia i lavoratori soli nella gestione dei rifiuti plastici raccolti in mare. In studio, Riccardo Iacona ospita Giuseppe Ungherese, esperto di ambiente, per approfondire rischi e possibili soluzioni.
La seconda parte vede protagonista il reportage “Blackout”, un viaggio tra le complessità dell’infrastruttura elettrica europea a partire dal grave guasto che, lo scorso 28 aprile, ha paralizzato Spagna, Portogallo e parte della Francia. Ascensori bloccati, stazioni chiuse, bancomat fuori uso: la narrazione ricostruisce la dinamica dell’evento e sfata il luogo comune che attribuiva la responsabilità alle fonti rinnovabili. I documenti ufficiali analizzati dalla redazione attribuiscono la crisi a errori nella gestione della tensione e alla scarsa interconnessione delle reti tra i Paesi.
Il programma si sposta in Italia – da Emilia-Romagna a Campania, da Liguria a Puglia e Marche – in un itinerario tra porti, aeroporti, centrali idroelettriche e aziende innovative. Ampio spazio è dedicato all’illustrazione delle potenzialità delle reti “smart”, dei sistemi di accumulo e delle tecnologie più avanzate: strumenti chiave per garantire la stabilità energetica davanti alla crescita incontrollata delle fonti alternative.
Un intero capitolo è riservato alla questione della dipendenza dal gas. Presa Diretta svela come, nonostante le strategie per svincolare l’Italia dalla dipendenza dal combustibile russo (come la nuova nave rigassificatrice al largo di Ravenna), il vero scenario resta ambiguo: l’Europa, infatti, continua a importare consistenti quantità di gas dalla Russia. Il racconto si arricchisce con la narrazione dei nuovi e onerosi accordi siglati con gli Stati Uniti, che vincolano il Vecchio Continente all’acquisto di 750 miliardi di metri cubi di combustibile, generando dubbi sulla reale autonomia energetica nazionale.
La puntata si conclude con un approfondimento sulle risorse geotermiche della Toscana. La Valle del Diavolo, che contribuisce al 10% della produzione mondiale, resta bloccata a causa dell’assenza di nuove autorizzazioni: nessuna centrale è stata costruita dal 2010, nonostante la normativa incentivante, mettendo in luce le occasioni perse nella corsa all’indipendenza energetica.
Le storie, i dati e le immagini raccolte da Presa Diretta offrono una fotografia nitida delle fragilità e delle sfide che l’Italia, come il resto d’Europa, deve affrontare per garantire sostenibilità e sicurezza. L’invito della redazione – esplicito e senza retorica – è quello di ripensare il modello energetico e la gestione del territorio, investendo su innovazione, conoscenza e responsabilità condivisa.
La serata su Rai 3 – a partire dalle 20.30 – si conferma pertanto un’occasione per capire, attraverso indagini rigorose e testimonianze dirette, quali siano i limiti e le potenzialità dell’Italia di fronte alle nuove sfide ambientali ed energetiche.
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