CINEMA
Il cast del film a Venezia 2025
Arriva nei cinema italiani il film che ha commosso il mondo – e suscitato reazioni accese – all'ultima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. L’uscita di The Voice of Hind Rajab nei cinema italiani segna un momento di forte impatto culturale e civile. Il film, che ha già suscitato reazioni accese nei festival internazionali, arriva ora al pubblico italiano portando con sé una storia profondamente drammatica e carica di significati geopolitici e umani.
In Italia il film arriva il 18 settembre, distribuito da I Wonder Pictures, con anteprime speciali a Roma e Milano seguite da dibattiti pubblici con giornalisti, registi e organizzazioni umanitarie. Sarà proiettato soprattutto nei circuiti d’essai, ma la grande attesa potrebbe portarlo anche in sale mainstream.
La pellicola prende spunto dalla vicenda vera di Hind Rajab, bambina palestinese di sei anni rimasta simbolo della sofferenza civile durante la guerra di Gaza all’inizio del 2024. Intrappolata in un’auto sotto il fuoco dei carri armati israeliani, Hind riuscì a parlare per oltre tre ore con gli operatori della Mezzaluna Rossa palestinese, implorando soccorso in diretta telefonica. Quelle parole disperate, registrate e diffuse in seguito, hanno incarnato la voce di un’intera generazione di innocenti coinvolti nel conflitto. pochi giorni dopo, la bambina fu trovata senza vita accanto ai familiari. Il film ricostruisce con rigore narrativo e grande sensibilità quegli eventi, trasformando il dramma privato in una testimonianza universale.
The Voice of Hind Rajab è diretto da Kaouther Ben Hania, autrice tunisina già nota per opere di forte impegno civile e sociale. La sua regia alterna ricostruzioni fedeli dei fatti con momenti più poetici e simbolici, nei quali la voce registrata della bambina diventa filo conduttore, accompagnata da immagini che oscillano tra realismo e lirismo visivo. Il film non si limita alla cronaca: diventa anche un atto d’accusa contro l’indifferenza internazionale e un appello a ricordare i volti dietro ai numeri delle vittime.
Presentato in anteprima alla Berlinale 2025 nella sezione Panorama, il film ha ricevuto dieci minuti di applausi e il plauso unanime della critica per il coraggio del racconto e la sobrietà della messa in scena. Alcuni giornali internazionali l’hanno definito “uno dei documenti più forti del cinema contemporaneo sui conflitti”. Non sono mancate polemiche politiche: alcune rappresentanze diplomatiche hanno accusato il lungometraggio di parzialità. Ma per altri, proprio la sua capacità di scuotere e dividere lo rende un’opera necessaria.
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Alla Mostra del Cinema di Venezia 2025, il film The Voice of Hind Rajab ha ottenuto riconoscimenti straordinario, ricevendo il Leone d’argento – Gran premio della Giuria e una serie di premi collaterali, tra cui il Leoncino d’Oro Agis Scuola, il Premio Unicef e il Premio Croce Rossa Italiana. La giuria, composta tra gli altri da Alexander Payne, ha premiato l’opera per la capacità di coinvolgere il pubblico, trattando con forza e delicatezza una tragedia che ha colpito la coscienza internazionale. La regista, nel ricevere il premio, ha dedicato il riconoscimento alla Mezzaluna Rossa Palestinese e a chi si impegna quotidianamente per salvare vite a Gaza. La proiezione del film a Venezia ha generato una fortissima commozione, con 24 minuti di applausi e una standing ovation che ha coinvolto pubblico e critica. Il dibattito che ne è seguito ha focalizzato l’attenzione non solo sul valore artistico dell’opera, ma anche sull’urgenza di un cinema civile capace di generare riflessione e consapevolezza collettiva.
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Il film è stato considerato il favorito della critica fin dall’inizio della rassegna e si è distinto come uno dei titoli più premiati e discussi dell’edizione, al pari del Leone d’Oro, vinto dal film di Jim Jarmusch “Father Mother Sister Brother”. La regista Kaouther Ben Hania ha ritirato i premi dedicando la vittoria a tutti i bambini vittime di guerra e ribadendo che “la voce di Hind Rajab risuonerà fino a quando giustizia non sarà fatta e qualcuno si assumerà le proprie responsabilità”.
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