Se fossi te, anticipazioni episodi stasera 29 dicembre: quando lo scambio di corpi diventa verità dolorosa e affetti in bilico

Su Rai 1, lunedì 29 dicembre alle 21:30, “Se fossi te” torna con due episodi centrali che cambiano completamente il tono della storia. Lo scambio di corpi fra Valentina e Massimo non è più un gioco del destino: diventa una resa dei conti con ciò che ciascuno ha sempre evitato di guardare.

La serie è guidata da Laura Chiatti (Valentina) e Marco Bocci (Massimo), affiancati da Nino Frassica nel ruolo di Oscar, Bebo Storti come Primo, e da un cast corale che comprende Vincenzo Ferrera, Sebastiano Somma, Francesco Salvi, Mariella Valentini, Matteo Schiavone e Martina Bonan. In regia, Luca Lucini e Simona Ruggeri orchestrano il continuo intreccio tra momenti leggeri e colpi emotivi che arrivano dritti allo stomaco.

Episodio 3 — Farina sul fuoco

È Natale, ma l’aria non scalda tutti allo stesso modo.
Massimo, intrappolato nel corpo di Valentina, deve affrontare l’atmosfera rigida e impeccabile della famiglia Sangiorgi: sorrisi trattenuti, parole misurate, affetto quasi bandito. Ogni gesto è un equilibrio precario. L’uomo si rende conto di quanto sia difficile vivere in un ambiente dove l’apparenza conta più della verità.

Nel frattempo Valentina, nel corpo di Massimo, vive un Natale opposto: semplice, rumoroso, pieno di abbracci. Con Oscar, Anna e il piccolo Pietro sente un calore che non prova da tempo. Ma il momento più tenero si spezza di colpo quando emerge la malattia del bambino. Lo scambio di corpi smette di essere un equivoco divertente: diventa una responsabilità enorme, che mette paura e costringe entrambi a crescere.

Episodio 4 — A cuore aperto

La verità li travolge e, per la prima volta, Massimo e Valentina smettono di farsi la guerra. Diventano complici. Decidono di lottare insieme per salvare Pietro, il figlio di Massimo, e Filippo, il figlio di Valentina, che sta scivolando verso l’abuso di sostanze e il rischio di perdersi del tutto.

In parallelo li attende un’ulteriore sfida: l’azienda. Non è solo un lavoro, è il simbolo di scelte, compromessi e colpe mai affrontate. Provare a salvarla significa rimettere ordine nelle priorità e pagare il prezzo delle proprie decisioni.

Il ritorno di ciascuno nel proprio corpo arriva come uno schiaffo. Non c’è più il rifugio dell’alibi: dopo aver visto la propria vita dagli occhi dell’altro, diventa impossibile continuare come prima. Le relazioni cambiano, le responsabilità pesano di più e le promesse non possono essere rimandate.