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Pupi Avati. Che cinema la vita!: stasera 18 dicembre il documentario che racconta un maestro senza tempo

Giovanni Ramiri

19 Dicembre 2025, 06:00

Pupi Avati. Che cinema la vita!: stasera 18 dicembre il documentario che racconta un maestro senza tempo

Pupi Avati

Venerdì 19 dicembre alle 21.25 su Rai 3 va in onda “Pupi Avati. Che cinema la vita!”, il documentario scritto e diretto da Mauro Bartoli e Lorenzo Stanzani e prodotto da Lab Film in collaborazione con Rai Documentari, dedicato a uno dei più grandi narratori del cinema italiano. Un viaggio intimo e appassionante che attraversa l’universo creativo e personale di un autore capace, come pochi, di trasformare la propria vita in racconto cinematografico.

Il documentario accompagna lo spettatore lungo il percorso umano e artistico di Pupi Avati, mostrando come nei suoi film, allo stesso tempo poetici e inquietanti, romantici e struggenti, si riflettano costantemente luoghi, emozioni e frammenti della sua storia personale. Dai ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza tra l’Emilia e la Romagna riaffiorano atmosfere, personaggi e suggestioni che hanno reso il suo stile immediatamente riconoscibile, capace di parlare al pubblico con una voce autentica e profondamente radicata nella memoria.

La narrazione segue Avati sul set, nel cuore del suo lavoro quotidiano, ma anche nei momenti di incontro diretto con il pubblico. Tra questi, spicca l’appuntamento in Piazza Maggiore, nella sua Bologna, luogo simbolico in cui il regista condivide ricordi autobiografici, aneddoti e riflessioni sul proprio cinema, in un dialogo sincero e senza filtri. Il racconto si costruisce così come un continuo andare e venire tra passato e presente, tra vita vissuta e cinema immaginato.

Il documentario intreccia le parole di Avati con frammenti dei suoi film, materiali di repertorio, riflessioni critiche e testimonianze di chi ha lavorato con lui nel corso degli anni. Intervengono, tra gli altri, Neri Marcoré, Lodo Guenzi, Steve Della Casa, Filippo Scotti ed Ezio Greggio, voci diverse che contribuiscono a restituire la complessità di un autore capace di attraversare generazioni e linguaggi.

A dare ulteriore profondità al ritratto arrivano anche i contributi della sorella Mariella, della figlia Mariantonia e del fratello Antonio Avati, co-autore e produttore, con il quale Pupi ha costruito uno dei sodalizi più longevi e indipendenti del cinema italiano. Un legame familiare che si intreccia indissolubilmente con la dimensione artistica, diventando parte integrante di un percorso creativo unico.

Nel corso di una carriera che supera i cinquanta film, Pupi Avati ha attraversato generi e registri differenti, inventando il gotico padano, in cui le paure prendono forma nella pianura nebbiosa e misteriosa, e raccontando storie di formazione, drammi storici, vicende intimiste e ritratti ironici e taglienti della contemporaneità. “Pupi Avati. Che cinema la vita!” restituisce tutto questo con uno sguardo affettuoso ma lucido, capace di cogliere l’essenza di un autore che ha fatto del cinema uno strumento per interrogare la memoria, il tempo e l’animo umano.

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