Amore Criminale stasera 16 dicembre chiude la stagione con una storia che lascia senza fiato: il femminicidio di Elisa Bravi

Martedì 16 dicembre, alle 21.20 su Rai 3, va in onda l’ultimo appuntamento stagionale di Amore Criminale – Storie di femminicidio, il programma condotto da Veronica Pivetti che da anni racconta, con rigore e rispetto, le dinamiche profonde della violenza di genere. A chiudere la stagione è una vicenda drammatica, ambientata in provincia di Ravenna, che riporta al centro una delle forme più estreme e dolorose della violenza domestica.

La puntata ricostruisce la storia di Elisa Bravi, uccisa dall’ex marito all’interno della loro abitazione, mentre le due figlie piccole si trovavano in casa. Un dettaglio che rende la vicenda ancora più lacerante e che restituisce tutta la brutalità di un gesto consumato tra le mura che avrebbero dovuto essere un luogo di protezione. All’esterno, la coppia appariva come una famiglia unita, senza segnali evidenti di conflitto. Dietro quella normalità, però, il rapporto era da tempo in profonda crisi.

L’uomo era dominato da una gelosia ossessiva, un controllo costante che nel tempo si era trasformato in possesso. Era convinto che Elisa lo tradisse, un’idea mai dimostrata ma diventata il fulcro della sua ossessione. Una gelosia malata, alimentata da frustrazione e incapacità di accettare la fine del rapporto, che ha progressivamente isolato la donna e avvelenato ogni spazio della loro vita quotidiana. La violenza non arriva all’improvviso, ma è l’epilogo di un clima fatto di sospetti, pressioni e paura.

Elisa viene strangolata in casa, al termine di un’escalation che rappresenta tragicamente uno schema già visto in molte storie raccontate dal programma. Amore Criminale sceglie di narrare questa vicenda attraverso la sua formula ormai riconoscibile di docu-fiction, alternando ricostruzioni in fiction, immagini di repertorio e interviste a chi ha conosciuto la vittima o ha seguito il caso. Un linguaggio che non spettacolarizza il dolore, ma cerca di comprenderne le radici, dando voce a ciò che spesso resta invisibile fino al momento più irreparabile.

La puntata conclusiva ribadisce anche il valore del lavoro di rete che sostiene il programma, realizzato in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato, e con il Patrocinio della Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità. Un impegno che va oltre il racconto televisivo e che punta a sensibilizzare, informare e riconoscere i segnali di pericolo prima che sia troppo tardi.

Con la storia di Elisa Bravi, Amore Criminale – Storie di femminicidio chiude la stagione lasciando un silenzio pesante e necessario. Un finale che non cerca consolazione, ma consapevolezza, ricordando come dietro ogni numero ci sia una vita spezzata e come la violenza possa nascondersi anche dietro l’apparenza più ordinaria.