Stasera, domenica 14 dicembre, alle 20.30 su Rai 3 e in streaming su RaiPlay, torna “Report”, il programma di inchieste condotto da Sigfrido Ranucci, con una puntata particolarmente densa che attraversa scenari internazionali, grandi interessi economici, geopolitica e zone d’ombra del potere.
Al centro dell’apertura, l’inchiesta di Giorgio Mottola con la collaborazione di Greta Orsi, dal titolo “La tecnodestra all’assalto dell’Europa”, che prende le mosse dal documento ufficiale sulla strategia nazionale di sicurezza pubblicato dalla Casa Bianca. Un testo che, secondo l’inchiesta, renderebbe sempre più evidente il progetto di Donald Trump di indebolire l’Unione Europea, colpendo in particolare le sue regole su concorrenza, monopolio e tutela dei dati.
Un obiettivo condiviso da alcuni dei colossi della Silicon Valley, che vedono nei regolamenti europei un ostacolo ai propri interessi. Da mesi, infatti, Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, sostiene apertamente i partiti europei più critici verso Bruxelles. In Italia, in particolare, Musk avrebbe costruito un rapporto privilegiato con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Per la prima volta, davanti alle telecamere di Report, Andrea Stroppa, emissario di Musk in Italia, racconta come è nata questa relazione e quali siano state le sue implicazioni politiche e commerciali.
L’inchiesta allarga poi lo sguardo su un’altra figura chiave della tecnodestra americana: Peter Thiel, ex socio di Musk e fondatore di Palantir, società tecnologica attiva nel settore della difesa e dell’analisi dei dati, spesso accusata di sistemi di sorveglianza invasivi. Mottola ha intervistato Curtis Yarvin, ideologo di riferimento di Thiel, ingegnere informatico e filosofo autodidatta, noto per le sue posizioni estreme sulla democrazia e sul razzismo, che avrebbero però influenzato alcune figure centrali dell’amministrazione Trump.
A seguire, “Odessa Connection” di Sacha Biazzo con la collaborazione di Samuele Damilano ricostruisce il ruolo dell’Italia nei progetti di ricostruzione dell’Ucraina, concentrandosi sui 47 milioni di euro di fondi pubblici destinati all’area di Odessa. L’inchiesta analizza i rapporti tra istituzioni italiane, l’ex sindaco di Odessa Gennadiy Trukhanov e il suo consigliere per la cooperazione internazionale Attilio Malliani, basandosi su atti giudiziari, rapporti di polizia e testimonianze. Vengono documentati procedimenti anticorruzione, i lavori sulla cattedrale di Odessa finanziati tramite l’Unesco e la gestione dei fondi umanitari, con un confronto diretto con il modello anticorruzione adottato dalla Danimarca a Mykolaiv.
Spazio poi a “Starlights Rooms” di Lucina Paternesi, che porta gli spettatori tra le Dolomiti di Cortina d’Ampezzo. Dormire sotto le stelle, in stanze panoramiche rotanti a oltre 2.000 metri di quota, al costo di 700 euro a notte: un’idea affascinante, ma non priva di ombre. Le strutture, infatti, sarebbero state realizzate senza le autorizzazioni previste dalla legge regionale del Veneto, che vieta nuove costruzioni sopra i 1.600 metri, salvo rifugi e bivacchi. A sanare la situazione è intervenuta la passata giunta regionale guidata da Luca Zaia, modificando la norma e aprendo la strada a nuove costruzioni panoramiche in quota.
Chiude la puntata Lab Report con “Gaza. La pace del gas” di Nancy Porsia. Dopo la firma del piano di pace di Donald Trump, la Striscia di Gaza torna sotto le bombe, come mostrano le immagini girate all’indomani dell’accordo. L’inchiesta segue gli effetti del piano tra Stati Uniti, Cisgiordania e Israele, analizzando pressioni religiose e politiche, annessioni territoriali e il ruolo strategico del gas offshore. Al centro anche il dossier Gaza Marine e il coinvolgimento di Eni nelle partnership energetiche con Israele, con le testimonianze di esperti, giuristi e analisti. A ricordare il prezzo umano del conflitto è la storia della diciassettenne Shireen Abu Al-Kas, simbolo delle conseguenze più drammatiche della guerra.
Una puntata che conferma “Report” come uno degli spazi più incisivi del servizio pubblico, capace di intrecciare inchiesta giornalistica, geopolitica e storie umane, offrendo chiavi di lettura scomode ma necessarie sui grandi equilibri di potere del nostro tempo.