TRADIZIONI
Panettone e pandoro
Quando arriva dicembre, due dolci diventano protagonisti indiscussi delle tavole italiane: il panettone e il pandoro. Icone del Natale, racchiudono secoli di storia e tradizione artigianale, ma non solo: la loro produzione è regolamentata da normative ufficiali che ne garantiscono autenticità, qualità e sicurezza per i consumatori.
Secondo il Decreto Ministeriale del 22 luglio 2005, aggiornato nel 2017, sia panettone sia pandoro devono seguire la lievitazione naturale con lievito madre, usare burro di alta qualità (minimo 16% per il panettone, 20% per il pandoro) e uova fresche, rispettando peso e ingredienti tipici. Queste regole proteggono i consumatori da imitazioni e preservano un patrimonio culturale unico.
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Le origini del Panettone
Il panettone ha radici antiche, che risalgono al Medioevo milanese. Già nel XIII secolo esisteva un pane arricchito con lievito, miele, uvetta e zucca. La forma grande gli valse il nome “panettone”, e la prima ricetta documentata compare nel 1549 nel Libro Novo di Cristoforo di Messisbugo: farina, burro, zucchero, uova, latte e acqua di rose.
Tra storia e leggenda, spicca il racconto di Ughetto degli Atellani, che avrebbe inventato il panettone per conquistare una fanciulla. Al di là dei miti, il panettone resta profondamente legato alla tradizione milanese e al Natale, con la sua forma alta e la caratteristica “scarpatura” che si apre in cottura. La presenza di uvetta e scorze di agrumi canditi e la consistenza soffice e umida lo rendono un dolce unico e riconoscibile.
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La nascita del Pandoro
Il pandoro moderno nasce a Verona il 14 ottobre 1894, quando il pasticcere Domenico Melegatti ne registra il brevetto. Già conosciuto come “pan d’oro” per il suo colore dorato, il dolce viene arricchito con burro, uova e lievito, eliminando ingredienti superflui. La forma a stella tronco-piramidale diventa subito simbolo di eleganza natalizia. A differenza del panettone, il pandoro non contiene frutta candita: la sua consistenza è più setosa e burrosa, con alveoli uniformi, che lo rendono perfetto da gustare spolverato di zucchero a velo.
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Normativa e tutela
Il Decreto del 22 luglio 2005 stabilisce tempi di lievitazione (2-4 giorni), quantità minime di burro e uova, peso finale e divieto di grassi alternativi, salvo il burro di cacao. I produttori che non rispettano le regole non possono usare i nomi ufficiali né le forme tipiche, con sanzioni previste. L’Unione Italiana Food garantisce così tracciabilità e genuinità, proteggendo la tradizione e i consumatori.
Panettone e pandoro non sono semplici dolci: sono un pezzo di storia italiana, simboli di festa, artigianalità e cultura culinaria che ogni anno accompagnano il Natale sulle tavole di milioni di famiglie, offrendo scelte diverse ma complementari per tutti i gusti.
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