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Il Canto degli Italiani
Oggi, 10 dicembre, ricorre l’anniversario della prima esecuzione pubblica dell’Inno di Mameli, noto come Il Canto degli Italiani, un evento che segnò l’inizio di uno dei simboli patriottici più importanti dell’Italia. Nato nel fervore del Risorgimento, l’inno risuonò per la prima volta a Genova durante una manifestazione religiosa e patriottica, incarnando l’aspirazione all’unità nazionale contro le dominazioni straniere.

Il contesto storico
Nel 1847, l’Italia era frammentata in diversi stati, molti sotto dominazioni straniere, e il movimento del Risorgimento alimentava il desiderio di libertà e unità. La data del 10 dicembre coincideva con la cerimonia dello scioglimento del voto per l’apparizione della Madonna a fra Candido Giusso, centenario di un’apparizione miracolosa, che attirò migliaia di genovesi al Santuario della Nostra Signora di Loreto. In quell’occasione, patrioti locali sventolarono la bandiera tricolore della Giovine Italia, e l’inno fu cantato dalla folla come atto di resistenza e partecipazione patriottica.
La nascita del Canto
Il testo fu scritto in una sola notte d’autunno del 1847 da Goffredo Mameli, giovane poeta genovese di vent’anni, animato dallo spirito rivoluzionario dell’epoca. Michele Novaro, compositore torinese di origini genovesi, musicò le parole il 5 dicembre, dando vita a una melodia vivace e coinvolgente. Il titolo originale, Canto degli Italiani, rifletteva l’ideale di fratellanza e sacrificio che caratterizzava il movimento patriottico. Alcune fonti secondarie riportano una possibile esecuzione precedente, il 9 novembre, da parte della Filarmonica Voltrese, ma l’evento più documentato resta quello del 10 dicembre a Genova.

Curiosità e impatto duraturo
La prima esecuzione si svolse sul piazzale del santuario genovese, trasformando una liturgia religiosa in un coro patriottico. L’inno si diffuse rapidamente, dalle Cinque Giornate di Milano fino ai canti della Resistenza, diventando simbolo di unità nazionale. Oggi, l’autografo originale è conservato al Museo del Risorgimento di Genova, mentre una lapide a Torino commemora l’evento.
Diventato inno nazionale nel 1946, il Canto degli Italiani continua a unire gli italiani in momenti celebrativi, come le celebrazioni ufficiali e, più recentemente, durante il lockdown del 2020, quando migliaia di persone lo cantarono dai balconi, confermando il suo ruolo di simbolo collettivo di identità e appartenenza.
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