Milano-Cortina 2026, miliardi fuori controllo per le Olimpiadi? L’inchiesta di Report stasera 7 dicembre. E le nuove crepe della politica

A due mesi dall’accensione del braciere olimpico, Report torna a puntare i riflettori su uno dei dossier più controversi degli ultimi anni: le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Un progetto nato, nel 2019, all’insegna della sostenibilità e dei costi contenuti, ribattezzato addirittura “Olimpiadi a costo zero”. Sei anni dopo, lo scenario appare profondamente diverso.

Domenica 7 dicembre, alle 20.30 su Rai 3, arriva la nuova puntata del programma condotto da Sigfrido Ranucci, con un’inchiesta firmata da Claudia Di Pasquale, “Cantiere Cortina”, che ricostruisce passo dopo passo cosa sia successo davvero ai conti e alle opere previste dal grande evento.

Secondo i dati raccolti, il valore complessivo degli interventi avrebbe superato i 3,8 miliardi di euro, ben lontano dalle promesse iniziali. E non è tutto: molte delle infrastrutture, dai collegamenti stradali agli impianti sportivi, potrebbero essere ultimate soltanto dopo i Giochi, in alcuni casi persino a distanza di anni. Una contraddizione che rilancia le polemiche sulla gestione economica e politica dell’intera operazione.

Sicilia, tensioni interne e guerre di potere: “Fratelli coltelli”

La puntata prosegue con il reportage di Giulia Presutti, “Fratelli coltelli”, che scava nelle fratture nate all’interno di Fratelli d’Italia in Sicilia. A marzo, Giorgia Meloni ha inviato un commissario da Roma – Luca Sbardella – per riportare ordine in un territorio agitato da inchieste giudiziarie, accuse, addii e duri contrasti interni.

Il servizio ricostruisce il braccio di ferro che ha coinvolto da una parte il deputato regionale Carlo Auteri, uscito dal partito, e dall’altra il vicepresidente della commissione bilancio della Camera Luca Cannata. Una faida politica che fotografa un centrodestra regionale attraversato da tensioni profonde e interrogativi irrisolti.

Carne scaduta rimessa in vendita: scatta l’allerta alimentare

Spazio poi all’inchiesta di Giulia Innocenzi, “Allerta Alimentare”, che approfondisce la vicenda della carne scaduta rimessa in commercio dal macello Bervini. Dopo le segnalazioni e le prove raccolte da Report, l’Ats Valpadana ha avviato il ritiro del prodotto potenzialmente pericoloso da bar, ristoranti e mense.

Il fascicolo è ora al vaglio della Procura di Mantova, che indaga su frode commerciale e vendita di alimenti non genuini. Il reportage prova a ricostruire il percorso della carne irregolare e a chiarire perché le autorità abbiano impiegato così tanto tempo a intervenire su un caso tanto delicato per la salute pubblica.

Beni confiscati alla mafia: migliaia di immobili abbandonati

Chiude la puntata il servizio di Lucina Paternesi, “Confiscati e abbandonati”, dedicato allo stato reale dei beni sottratti alla criminalità organizzata. L’inchiesta parte da Aci Castello, dove il Lido dei Ciclopi – sequestrato anni fa – è rimasto di fatto un ostacolo tra il comune e la frazione di Aci Trezza.

Il programma ricostruisce perché, nonostante il progetto dell’amministrazione locale per gestire il bene come spazio pubblico, l’Agenzia nazionale non lo abbia mai assegnato, lasciando l’area in un limbo burocratico che si trascina da tempo.

Un problema che riguarda tutta Italia: 25mila immobili confiscati, tra case, aziende, terreni, stabilimenti e persino castelli. Molti dei quali, per mancanza di fondi e lungaggini amministrative, restano inutilizzati e si degradano invece di diventare risorse per i territori.