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L'altro ispettore, anticipazioni puntate stasera 3 dicembre: doppio caso shock tra carnevali insanguinati e cave di marmo piene di segreti

Giovanni Ramiri

03 Dicembre 2025, 07:59

L'altro ispettore, anticipazioni puntate stasera 3 dicembre: doppio caso shock tra carnevali insanguinati e cave di marmo piene di segreti

L'altro ispettore torna stasera

Prosegue su Rai 1 la nuova fiction “L’altro ispettore”, la serie che mette al centro il lavoro, la sicurezza e l’umanità del suo protagonista, l’ispettore Domenico Dodaro, interpretato da Alessio Vassallo. Dopo aver conquistato il pubblico con un approccio investigativo lontano dai cliché del poliziesco tradizionale, la serie torna stasera martedì 3 dicembre con due nuovi episodi che affondano nelle contraddizioni del mondo produttivo italiano, muovendosi tra colpi di scena, responsabilità nascoste e fragilità umane.

Nel primo episodio, “Il carro del vincitore”, la narrazione si sposta nella coloratissima – e competitiva – cittadella del Carnevale di Viareggio. Qui, il titolare di una ditta di carristi, Nino Pastrengo, viene trovato morto all’interno del suo hangar. Una tragedia che all’inizio sembra il risultato di un incidente sul lavoro, uno di quei drammatici imprevisti che purtroppo segnano il settore artigianale. Ma l’atmosfera che avvolge la cittadella, fatta di rivalità professionali, segreti taciuti e ambizioni personali, insinua presto la sensazione che dietro la sua morte ci sia qualcosa di più oscuro.
È proprio la capacità di Mimmo di osservare ciò che sfugge agli altri a far emergere dubbi sempre più solidi. La ricostruzione dei fatti, inizialmente lineare, si incrina sotto il peso di dettagli che non tornano, fino a mostrare una realtà molto diversa da quella raccontata da chi avrebbe preferito classificare tutto come un incidente inevitabile.

Il secondo episodio, “Gli uomini di pietra”, porta il pubblico nel cuore delle cave di marmo di Carrara, tra ambienti duri, ritmi severi e un mondo del lavoro in cui ogni errore può essere fatale. È qui che Renato, operaio esperto e stimato dai colleghi, viene trovato senza vita dopo quella che viene descritta come una caduta provocata dal cedimento di un blocco di marmo. Una tragedia verosimile, in un settore in cui il rischio è parte quotidiana della professione.
Eppure, mentre tutti sembrano accettare la versione della fatalità, Mimmo nota un dettaglio che cambia l’intero scenario. Un particolare che gli altri non hanno colto, ma che per l’ispettore Dodaro diventa il fulcro della sua indagine. Da quel momento, la storia di Renato assume contorni inquietanti, rivelando dinamiche che nessuno aveva avuto il coraggio di raccontare e sollevando interrogativi che porteranno a un accertamento molto più complesso.

Anche in questi due episodi, “L’altro ispettore” conferma la sua natura di serie che unisce intrattenimento e riflessione sociale. Mimmo affronta ogni indagine con rispetto, empatia e una determinazione che nasce dal desiderio di restituire verità alle vittime e dignità ai lavoratori, senza mai ricorrere alla forza ma affidandosi alla competenza e all’ascolto.
L’ambientazione toscana, ancora una volta, offre un contrasto suggestivo tra paesaggi affascinanti e storie difficili, mentre il tono della serie continua a intrecciare umanità e profondità, mostrando quanto le vite quotidiane siano spesso segnate da ombre invisibili agli occhi dei più.

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