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“L’altro ispettore”, la nuova fiction stasera 2 dicembre su Rai 1 racconta lavoro, sicurezza e umanità come mai prima d’ora

Giovanni Ramiri

02 Dicembre 2025, 11:23

“L’altro ispettore”, la nuova fiction stasera 2 dicembre  su Rai 1 racconta lavoro, sicurezza e umanità come mai prima d’ora

L’altro ispettore

Debutta martedì 2 dicembre su Rai 1 “L’altro ispettore”, la nuova fiction coprodotta da Rai Fiction – Anele – RaiCom, che andrà in onda in tre serate e che si propone come uno dei titoli più originali e necessari del panorama televisivo attuale. Una serie che porta al centro della narrazione ciò che spesso resta ai margini: il mondo del lavoro, la sicurezza, le sue fragilità e quelle dinamiche invisibili che, quando qualcosa va storto, segnano per sempre vite e famiglie.

Il protagonista è Alessio Vassallo, che interpreta Domenico Dodaro, per tutti Mimmo, un ispettore del lavoro lontano da ogni cliché di genere. Niente pistola, niente pose da eroe, nessuna spettacolarizzazione della violenza. Mimmo si muove tra aziende, cantieri, indagini e tragedie lavorative con gli strumenti che la serie definisce come il suo vero arsenale: competenza, studio, intelligenza, empatia. Un ispettore “diverso”, “altro”, appunto – ed è proprio lì che la fiction punta la sua forza narrativa.

Accanto a lui, un cast ricco e articolato. Cesare Bocci interpreta Alessandro, amico di famiglia e mental coach in sedia a rotelle, sopravvissuto all’incidente in cui anni prima ha perso la vita il padre di Mimmo: un legame affettivo e doloroso che dà profondità al loro rapporto. Francesca Inaudi veste i panni della pm Raffaella Pacini, ex compagna di liceo del protagonista, destinata a ritrovarsi al suo fianco nelle indagini dei casi di puntata. A completare il nucleo più intimo c’è Angelica Tuccini, la piccola Mimì, figlia di Dodaro, elemento fondamentale nel tratteggiare la dimensione familiare e il lato più umano del personaggio.

La serie è ambientata a Lucca, tra i suoi vicoli medievali, le mura, i paesaggi della campagna toscana e le zone industriali che circondano la città. Un territorio che diventa parte integrante del racconto: non semplice sfondo, ma spazio dove convivono tradizione, modernità, precarietà, rischi e opportunità, proprio come accade nel mondo del lavoro reale.

Ogni episodio vede Mimmo impegnato a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e a indagare su casi in cui questa è venuta meno. Sono storie liberamente ispirate a fatti realmente accaduti, raccontate con sguardo umano e imparziale, senza scorciatoie narrative e senza demonizzare nessuna delle parti coinvolte. L’ispettore cerca la verità dialogando con tutti: lavoratori, imprenditori, sindacati, istituzioni. Il risultato è una fiction che parla di responsabilità, di errori, di scelte, ma anche di dignità e di vite che meritano ascolto.

A completare il cast troviamo Silvia Mazzieri (Eleonora Lagonegro, primo amore di Mimmo), Rosanna Gentili (Carla, la madre del protagonista), Matilde Bernardi (Lucrezia, la sorella), Massimiliano Galligani (il carabiniere Mariotti) e Barbara Enrichi (Vincenzina, l’archivista).

La serie non è solo un prodotto televisivo, ma un progetto riconosciuto anche a livello istituzionale. Ha ottenuto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di Inail, e ha visto la collaborazione del Ministro per le Disabilità, dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Numerosi anche i contributi che hanno permesso la realizzazione: dal Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della Cultura, al PR FESR Toscana 2021-2027, fino al sostegno di Città di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca e Fondazione Giuseppe Lazzareschi, con la collaborazione della Toscana Film Commission.

“L’altro ispettore” si presenta quindi come una fiction che non cerca l’effetto facile, ma la riflessione profonda. Una storia che sceglie di raccontare la realtà senza filtri, mettendo al centro un protagonista capace di fare la differenza non con la forza, ma con l’umanità. Una novità nel panorama Rai, e un investimento narrativo che prova a portare sullo schermo un tema che riguarda tutti: la sicurezza come valore universale.

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