Belve, stasera 2 dicembre ultima puntata super: Sandrelli, Fognini, Salerno e l’intervista-evento a Maria De Filippi

La nuova puntata di “Belve”, in onda martedì 2 dicembre alle 21.20 su Rai 2 e disponibile su RaiPlay, chiude la sesta stagione del programma con un episodio che ha tutta l’aria di un piccolo evento televisivo. Il format ideato e condotto da Francesca Fagnani torna nel suo habitat naturale, quello del faccia a faccia senza filtri, per una serata in cui glamour, racconto intimo e tensione narrativa si intrecciano in un equilibrio che ormai rappresenta la firma del programma.

Francesca Fagnani

Protagonisti della puntata sono tre ospiti molto diversi fra loro ma accomunati dall’essere personaggi che non lasciano indifferenti: Stefania Sandrelli, icona assoluta del cinema italiano; Fabio Fognini, volto di uno sport che raramente concede confidenze mediatiche; e Sabrina Salerno, simbolo di un’epoca musicale e televisiva che continua a vivere nella memoria collettiva ma che ha anche il coraggio di mostrarsi per ciò che è oggi. In studio, ciascuno di loro affronta la conduttrice con la consapevolezza che a “Belve” non esistono zone d’ombra in cui rifugiarsi: le domande arrivano dritte, spesso inaspettate, e costruiscono un racconto che non concede scorciatoie né pose di circostanza.

Stefania Sandrelli

Ma l’attesa più grande ruota attorno alla presenza di Maria De Filippi, che torna a “Belve” per un’intervista che promette di essere uno dei momenti più intensi dell’intera stagione televisiva. Fagnani riprende il suo posto sullo sgabello e si confronta con una delle figure più centrali – e al tempo stesso più riservate – della tv italiana. Il dialogo fra loro, sempre in bilico fra analisi, provocazione e confessione, si annuncia come un raro incontro tra due modi differenti ma ugualmente incisivi di fare televisione: da una parte la lucidità chirurgica della giornalista, dall’altra la compostezza emotiva di una conduttrice che da trent’anni racconta gli altri ma di sé parla pochissimo. Un confronto da cui, inevitabilmente, ci si aspetta qualcosa di nuovo.

Il programma resta fedele alla sua struttura ormai consolidata: uno spazio televisivo essenziale, quasi spoglio, che amplifica lo sguardo e la parola, trasformando ogni pausa e ogni sguardo in un elemento drammatico. È un ambiente che non concede scappatoie, e proprio per questo gli ospiti – che siano star del grande schermo, volti del costume o figure della cronaca – accettano di mettersi in gioco in modo autentico. “Belve” continua così a essere uno dei pochi luoghi televisivi in cui i personaggi, anche quelli più abituati a gestire le interviste con prudenza, vengono spinti su un terreno più personale, più rischioso e quindi più vero.

Il finale della puntata porta con sé uno dei rituali più amati dal pubblico: la sigla dei fuori onda, diventata negli anni un piccolo cult. Un momento che racconta la spontaneità che resta dopo il “grazie”, dopo i saluti, quando gli ospiti si lasciano andare a commenti improvvisi, autoironia, esitazioni o reazioni non filtrate. È lì, forse, che si consuma la vera identità del programma: nel rivelare ciò che di solito non si vede.

“Belve”, prodotto da Rai-Direzione Intrattenimento Prime Time in collaborazione con Fremantle Italia, si conferma anche quest’anno una delle produzioni più riconoscibili e commentate del palinsesto. Un programma scritto da Francesca Fagnani, con Vladimiro Polchi, Francesca Filiasi, Gabriele Paglino, Antonio Pascale e Andrea Punzo, e diretto da Mauro Stancati, che continua a crescere stagione dopo stagione, mantenendo intatta la sua identità e ampliando la sua capacità di raccontare il presente attraverso i suoi protagonisti.