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Jimi Hendrix
Oggi, 27 novembre 2025, ricorre l’anniversario della nascita di James Marshall “Jimi” Hendrix, nato il 27 novembre 1942 a Seattle, Washington, considerato uno dei chitarristi più innovativi e influenti del XX secolo. Pioniere nell’uso di fuzz, feedback e distorsione controllata, Hendrix rivoluzionò il rock con uno stile unico che fondeva blues elettrico, rock psichedelico e sperimentazioni sonore, pur non sapendo leggere né scrivere musica. La sua carriera, fulminea e intensa, durata appena quattro anni, continua a ispirare generazioni di musicisti.

Hendrix, nato Johnny Allen Hendrix e rinominato James Marshall dal padre Al, crebbe in una famiglia segnata da povertà e difficoltà familiari, con la madre Lucille morta prematuramente nel 1958. A 15 anni acquistò la sua prima chitarra acustica da 5 dollari e iniziò a imparare da autodidatta, ispirandosi ai grandi bluesman come Muddy Waters, B.B. King e Robert Johnson. I suoi primi strumenti, da una scopa trasformata in chitarra a un ukulele monostring, testimoniano la passione precoce per la musica. Formò le prime band, i Velvetones e i Rocking Kings, prima di arruolarsi nell’esercito USA nel 1961, ottenendo la patch degli “Screaming Eagles” e congedandosi nel 1962.
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La svolta arrivò a metà anni Sessanta: trasferitosi a Nashville e poi a New York, Hendrix suonò come sideman per Isley Brothers e Little Richard sul Chitlin’ Circuit, firmando i primi contratti discografici nel 1964-65. Nel 1966, grazie a Chas Chandler, si trasferì a Londra dove formò The Jimi Hendrix Experience con Noel Redding al basso e Mitch Mitchell alla batteria. Il singolo di debutto “Hey Joe” entrò nella top 10 britannica, seguito da “Purple Haze” e “The Wind Cries Mary”. L’album d’esordio Are You Experienced (1967) scalò le classifiche UK, mentre la performance travolgente al Monterey Pop Festival gli aprì le porte del mercato americano.

Con gli album Axis: Bold as Love (1967) ed Electric Ladyland (1968), Hendrix introdusse innovazioni sonore come effetti stereo, phasing e jam epiche, costruendo anche gli Electric Lady Studios a New York. La sua iconica interpretazione dell’inno nazionale americano a Woodstock (1969) rimane un momento indelebile della storia del rock. Collaborazioni con Band of Gypsys e l’uso creativo di wah-wah, fuzz e feedback trasformarono la chitarra in una vera e propria “fonte sonora elettronica”.

Hendrix entrò nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1992 con la sua Experience. La sua vita si concluse prematuramente il 18 settembre 1970 a Londra, a soli 27 anni, per asfissia da vomito dopo un’overdose di barbiturici, lasciando incompleto First Rays of the New Rising Sun, pubblicato postumo nel 1997.
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